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Incendiano un bar, cinque arresti

L'ordinanza è stata eseguita questa mattina dai carabinieri di Legnano nei confronti di quelli che sono considerati autori e mandanti del gesto

Questa mattina, martedì, i Carabinieri della Compagnia di Legnano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nelle province di Milano, Pavia e Cremona, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano nei confronti di 5 soggetti italiani, tra i 30 ed i 50 anni, pregiudicati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di incendio doloso, furto aggravato e simulazione di reato ai danni della pasticceria Vivian’s all’interno del centro commerciale Ara Luna.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, erano state avviate dopo un furto seguito da un incendio doloso, avvenuto nella notte dell’8 ottobre 2017, ad Arluno, all’interno del centro commerciale dove due persone dopo aver sfondato una porta a vetri, si erano introdotte all’interno della pasticceria. I due hanno rubato l’incasso e hanno dato fuoco al locale utilizzando della benzina. La successiva attivazione dell’impianto antincendio ha provocato l’allagamento dell’intero centro commerciale con ingenti danni anche ad altri negozi.

L’indagine ha consentito di identificare i 7 responsabili dell’azione delittuosa (due dei quali denunciati a piede libero per i medesimi reati).

Partendo dall’analisi delle immagini di videosorveglianza interne al locale e da altre telecamere della zona, i Carabinieri hanno riscostruito le modalità e le singole responsabilità degli indagati, distinguendo i due esecutori materiali del furto e dell’incendio, del “palo” e di chi, poche ore prima dell’incendio, si era recato presso un vicino distributore di carburante per riempire di benzina il flacone poi utilizzato per appiccare le fiamme. Sono stati anche identificati altri tre complici che avevano concorso nella pianificazione ed esecuzione del reato. Inoltre due persone sono state deferite per “simulazione di reato” poiché, per depistare le indagini, avevano falsamente denunciato il furto dell’autovettura utilizzata per raggiungere il centro commerciale.

Ilgiudice, nell’accogliere le richieste, ha esplicitato come “il compendio indiziario è costituito da una serie articolata di successivi e meticolosi atti di indagine, compiuti in sequenza di stringente logica e connotati da notevole acume investigativo”. Indagini sono ancora in corso per chiarire il movente del gesto.

Le persone arrestate, rintracciate a Milano, Spino d’Adda (CR) e Zerbolò (PV), sono state condotte presso le case circondariali di Milano “San Vittore”, Bollate ed Opera.

Pubblicato il 29 Gennaio 2019
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