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Ripartono i restauri a Villa Gonzaga col recupero del salone De Capitani

Tornerà all'antico splendore il salone principale e le due sale attigue grazie a 300 mila euro stanziati dalla Chemisol e 200 mila messi dall'amministrazione comunale.

Sono ripartiti nelle settimane scorse i lavori di restauro delle sale al piano terra di Villa Gonzaga ad Olgiate Olona, lo splendido edificio residenziale appartenuto prima ai Greppi, poi passato alla nobile famiglia mantovana e poi diventato un sanatorio per bambini malati di tubercolosi con l’Opai, fino alla seconda metà degli anni ’70 quando iniziò un lungo e lento ma inesorabile declino di parti estese dell’edificio oggi occupato solo in parte del Municipio  e da una scuola.

Il sogno delle varie amministrazioni che si sono succedute è sempre stato quello di riportare tutto l’immobile al suo antico splendore e sono stati diversi gli interventi che si sono susseguiti in passato. Il penultimo intervento, che risale al 2014, aveva riportato alla luce gli affreschi di Antonio Rubino, disegnatore del Corriere dei Piccoli, nella sala Alba che fu adibita a mensa dei bambini del sanatorio.villa gonzaga olgiate olona restauro 2019

Oggi tocca al salone Carlo De Capitani con il suo bel camino, il soffitto a cassettoni decorati e le finestre che danno sul parco. Paolo Maccabei, consigliere delegato per il recupero di Villa Gonzaga, segue da tempo le vicende di questo edificio ed è felice del risultato: «Grazie al contributo di Chemisol (300 mila euro) e dell’amministrazione (200 mila) recupereremo quasi tutto il piano terra di questa splendida villa che sarà a disposizione degli olgiatesi perchè non abbiamo dato una destinazione specifica a questi spazi. Si potrà utilizzare queste sale per incontri, meeting, matrimoni. Non vogliamo fermarci qui, naturalmente, e abbiamo un progetto diviso in vari lotti per continuare il recupero anche dei piani superiori».

Felice anche il sindaco Giovanni Montano che ci tiene a precisare: «Si era sempre detto che il recupero della villa fosse legato alla donazione di Faccincani ma non è così. Stiamo procedendo un passo alla volta e se verremo rieletti proseguiremo su questa strada».

I lavori di restauro sono stati affidati all’impresa Dike snc di Bellinzago Novarese. Il recupero del salone e di alcune stanze e spazi circostanti si inseriscono in un progetto che risale a due anni fa, e che poi è stato elaborato a cura dell’architetto Paola Bassani.

Il salone – oggi oggetto di restauro – fu dedicato dall’Opai alla memoria dell’imprenditore Carlo de Capitani da Vimercate, che fu tra i fondatori dell’Opai già nel 1915 e poi tra i primi Consiglieri dell’Opera. I De Capitani da Vimercate, di antiche origini nobiliari, erano proprietari di un’azienda che si occupava di lavorazione del legno e avevano dato vita all’industria del compensato.

Nel 1907, su iniziativa di Carlo De Capitani, era stata fondata la “Società italolettone Luterna”, prima fabbrica italiana per la produzione del compensato, materiale apprezzato per le sue caratteristiche (resistenza, leggerezza, economicità), impiegato nella produzione di mobili, nell’industria automobilistica e aeronautica. La Società aveva ricevuto durante la Prima guerra mondiale diverse commesse belliche. Nel 1920 la società fondata da De
Capitani venne assorbita, insieme agli stabilimenti della “Carlo De Capitani e Comi” e della ditta “Sapeli”, nella più grande fabbrica italiana di tranciati e compensati, l’Industria Nazionale Compensati ed Affini (Incisa) con sede a Lissone: essa contava 1000 dipendenti e una produzione di 70 metri cubi di compensato al giorno, lavorando 1.750 quintali di tronchi. Quando nel 1918, grazie alla generosa donazione di Piero Preda, l’Opai poté acquistare l’ex villa
Greppi Gonzaga per farne la Casa dei bambini di Olgiate Olona, all’arredamento della strutture provvide in gran misura proprio Carlo De Capitani. Così si legge nel numero 5 della rivista Humanitas (1923):
“Quando visiterete il nostro Istituto, vi sarà dato di rilevare in alcune sale un arredamento sfarzoso e di una signorilità tale da fare quasi pensare ad una eccessiva cura dell’arte e del bello. Leggete il nome scritto nel salone del Consiglio ed apprenderete che il munifico donatore di tutto il mobilio è quel Carlo De Capitani da Vimercate, così noto nel campo della beneficenza e dell’industria” Alcuni degli arredi donati all’Opai arricchiscono oggi la sala Giunta, l’Ufficio del Sindaco e altri uffici del Comune di Olgiate Olona.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 12 Febbraio 2019
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