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Processi e conferenze nella notte al Liceo Crespi

Tante le persone che venerdì sera hanno partecipato all'iniziativa organizzata dal Liceo Classico di Busto Arsizio. Ecco com'è andata

stampante 3d liceo crespi busto arsizio

Una scoppiettante serata ha animato le mura dello storico Liceo Crespi, durante l’evento nazionale che in tutta Italia si è celebrato nella sua sesta edizione. Ideato dal Liceo Gulli e Pennisi di Acireale, l’iniziativa ha coinvolto più di quattrocento licei italiani per valorizzare e far conoscere gli studi umanistici più tradizionali del nostro sistema scolastico. All’insegna del divertimento, dell’allegria e anche della licenziosità proprie degli autori classici, i ragazzi si sono scatenati in brillanti interpretazioni e riletture dei testi sì antichi,  ma più che mai attuali.

“Con la passione di chi è abituato a studiare sul serio, i nostri classicisti hanno saputo raccontare con ironia e autoironia il mondo cui dedicano tanto loro tempo, a cominciare dalla parodia di una classe alle prese con le quotidiane lezioni di italiano, greco e matematica”, spiegano dalla scuola.

Due i processi istruiti con il coinvolgimento del pubblico, posto davanti alla scelta di un giudizio di assoluzione o condanna, una questione morale: si sono processati nientemeno che Ottaviano e Cesare, variamente assolti o condannati a seconda delle predisposizioni dei votanti. Ma il processo più intrigante è stato quello aperto per un delitto d’onore: Eufileto ha ucciso Eratostene l’amante della moglie, colto in flagrante; il pubblico per due volte lo ha ritenuto colpevole, ma all’ultima rappresentazione ecco il colpo di scena: l’assassino per onore viene assolto.

Dal vasto patrimonio della cultura greca e latina i ragazzi hanno attinto a piene mani le suggestioni della poesia lirica, recitata in un’intima atmosfera a lume di candela, o dal mito, con la rappresentazione delle nozze di Peleo e Teti e il mito di Teseo e Arianna. Sempre affascinante l’evocazione del viaggio di Dante: gli studenti, folgorati dalle storie di Paolo e Francesca, di Farinata e di Pier delle Vigne, hanno conquistato il pubblico, visibilmente emozionato di ritrovare i ricordi dei loro studi. Nei corridoi sono risuonati i canti in greco moderno che hanno accompagnato ad una più golosa declinazione del classico: ecco la mensa greca e romana, recitata ed imbandita con specialità preparate secondo le antiche ricette. Un piacere per la vista durato poco, i palati non si sono fatti attendere. 

Prima del gran finale, il prof. Massimo Gioseffi (Università degli Studi di Milano) ha intrattenuto il pubblico in una brillante Lectio magistralis sul tema: Figure del mito, tra antico e moderno. Con il piglio leggero e coinvolgente che lo contraddistingue, Gioseffi ha percorso dall’antichità ad oggi le occorrenze e le trasformazioni di personaggi come la Pizia o Caronte, dimostrando la forza di un  dialogo con l’antico mai rimosso e sempre attuale.

Per concludere la Notte Nazionale ecco la rappresentazione da parte degli studenti più grandi: in scena la 5AC con Le donne al Parlamento, la licenziosa commedia di Aristofane che ha scatenato gli attori, audaci ma filologicamente corretti e rispettosi del testo originale che nel nome dell’abolizione delle discriminazioni antidemocratiche promuove la comunanza di beni e ricchezze, ma anche la disponibilità di uomini belli…

Pubblicato il 18 Gennaio 2020
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