I consulenti del lavoro ci sono e pensano al bene comune
"Questo è il momento di pensare al ben comune del Paese e alla solidarietà tra cittadini"
Pubblichiamo la nota stampa congiunta dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro e della Consulta dei Presidenti dei consigli provinciali della Lombardia
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In un momento così difficile per l’Italia, i Consulenti del Lavoro della Lombardia, ringraziano in primo luogo tutto il personale medico, paramedico, infermieristico e quanti operano nel mondo della sanità che sono in “trincea” per combattere un nemico tanto pericoloso quanto invisibile. Anche noi Consulenti del Lavoro, con i nostri collaboratori –avendo particolare attenzione per la loro salute -, stiamo dando il massimo e siamo al fianco degli italiani per garantire corrette informazioni e assistenza alle Aziende, ai Lavoratori, alle Famiglie, al popolo delle P. Iva e a tutti i Lavoratori Autonomi, per trovare le soluzioni migliori per gestire la crisi e per sostenere il lavoro e il futuro di tutti.
Ci impegniamo a garantire, inoltre, la normale elaborazione delle buste paga e la contabilizzazione delle retribuzioni per fornire alle aziende i dati necessari per i pagamenti per non paralizzare il Paese. In un momento come questo in cui il timore per la salute di ciascuno è unito all’incertezza sul futuro lavorativo ed economico del nostro Paese, c’è bisogno di recuperare il senso di dignità, di legalità e di solidarietà che deve accomunare tutti.
Noi consulenti del Lavoro ne diamo massima garanzia. Questo è il momento di pensare al ben comune del Paese e alla solidarietà tra cittadini: la nostra categoria mette a disposizione dell’Italia il proprio sapere, il saper essere e soprattutto il saper fare.
Alle Autorità del nostro Paese chiediamo fortemente per la Regione Lombardia: 1) di sospendere qualsiasi adempimento amministrativo per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, situazione che impedisce ai Consulenti del Lavoro e agli altri professionisti del settore di assistere le aziende e i lavoratori. 2) di sospendere, fino al mese di giugno 2020, qualsiasi pagamento di imposte e contributi, a qualsiasi Istituto o Ente, pubblico o privato. 3) di prevedere per la Lombardia, Regione in assoluto più colpita dalla pandemia, uno stanziamento specifico e separato per garantire la ripresa economica e produttiva e per sostenere i lavoratori e le loro famiglie attraverso gli ammortizzatori sociali.
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