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Il sindacato scrive a 13 sindaci: “Fate chiudere Whirlpool per una settimana”

La rsu di Fim, Fiom e Uilm si è rivolta direttamente ai primi cittadini dei comuni limitrofi al sito di Cassinetta. «È Inutile richiamare i cittadini a restare in casa, se non si ragionerà sul fermo delle produzioni»

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Dopo l’appello fatto a vari livelli dal sindacato dei metalmeccanici, la rsu (rappresentanza sindacale unita di Whirlpool si rivolge direttamente con una lettera ai sindaci dei comuni vicini al sito di Cassinetta, ovvero: Biandronno, Varano Borghi, Ternate, Besozzo, Vergiate, Caravate, Cocquio Trevisago, Travedona, Gavirate, Varese, Cadrezzate e Bardello.

Chiara Cola (Uilm), Matteo Berardi (Fiom) e Tiziano Franceschetti (Fim) sono molto preoccupati per il propagarsi del contagio in Lombardia. «Il nostro obiettivo – spiegano i sindacalisti in una nota stampa- è proteggere la vita di tutte le persone che rappresentiamo in fabbrica e quella dei loro famigliari. Tenendo conto delle varie comunicazioni e ordinanze dei sindaci dei comuni limitrofi, riguardanti casi di concittadini risultati positivi al Covid-19, chiediamo all’azienda di sospendere in questa fase particolarmente critica l’attività lavorativa, per essere in condizione di ripartire al meglio quando l’emergenza sarà superata».

La rsu dell’azienda di Cassinetta sottolinea inoltre che  i recenti provvedimenti del governo rendono disponibili ammortizzatori sociali adeguati per poter gestire questa fase critica. «Per noi e tutti i dipendenti – continua la nota stampa – è fondamentale  prendere questa decisione per il bene della nostra vita e quella dei nostri famigliari e per ridurre i rischi di diffusione del virus nella nostra provincia. Pertanto chiediamo all’azienda di sospendere l’attività lavorativa su tutto il sito di Cassinetta, da lunedì 23 a venerdì 27 marzo, in quanto sebbene, abbiamo istituito delle attività per far fronte all’emergenza, è innegabile ricordare che nelle fabbriche è comunque difficile osservare i protocolli di sicurezza, la maggiore concentrazione sociale oggi sul territorio Lombardo è nei luoghi di lavoro. Inutile quindi richiamare l’attenzione dei cittadini a restare in casa, se non si ragionerà sul fermo delle produzioni».

La rsu quindi chiede ai sindaci solidarietà e sostegno in un momento difficilissimo «ritenendo che sindacato imprese e istituzioni possono e debbano operare per proteggere nel miglior modo possibile lavoratori e cittadini del territorio».

Pubblicato il 21 Marzo 2020
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