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Covid-19: dieci nuovi casi nel Varesotto, in Lombardia dodici decessi

Torna a crescere il numero di tamponi effettuati in tutta la Regione. Resta relativamente basso il dato del Varesotto, stabile a livello globale il numero dei ricoverati in terapia intensiva

covid-19

Sono 187 i nuovi casi di persone positive al Covid-19 su tutto il territorio della Lombardia; lo comunica la Regione stessa nella consueta nota stampa con la conta dei dati quotidiani. Dieci di questi soggetti sono residenti in provincia di Varese, numero relativamente basso rispetto ai territori tuttora più colpiti.

In particolare, sono le province di Milano (+45), Brescia (+36) e Como (+26) quelle dove nella giornata di martedì 2 giugno sono stati rilevati i maggiori numeri; restano vicine allo zero invece Sondrio, Cremona e Lodi (solo 2), laddove l’epidemia era stata individuata per la prima volta lo scorso febbraio.

È importante sottolineare come nelle ultime 24 ore in Lombardia siano stati effettuati 8.676 tamponi (numero simile ai giorni precedenti, quindi ben superiore a quelli di ieri, lunedì 1, quando furono solo 3.500) e il totale delle persone attualmente positive è di 20.255, oltre 600 in meno rispetto a ieri). Stabile il numero di pazienti in terapia intensiva che sono tuttora 166, uno in meno di lunedì 1° giugno; calano invece di 64 unità quelli ricoverati per Covid-19 nei reparti sub-intensivi e non intensivi.

Purtroppo anche quest’oggi è necessario aggiornare il computo delle vittime: nelle ultime 24 ore sono infatti dodici le persone che hanno perso la vita a causa del coronavirus. Un numero che porta a 16.143 il numero dei cittadini lombardi morti dallo scoppio dell’epidemia.

La situazione nelle singole province

VARESE 3.632 (+10)
Milano 23.139 (+45)
di cui 9.808 (+12) a Milano citta’
Bergamo 13.388 (+14)
Brescia 14.810 (+36)
Como 3.880 (+26)
Cremona 6.464 (+3)
Lecco 2.751 (+6)
Lodi 3.476 (+2)
Mantova 3.365 (+8)
Monza e Brianza 5.528 (+7)
Pavia 5.362 (+23)
Sondrio 1.468 (+4)
– Casi in fase di verifica: 1.942

N. B. Più volte abbiamo sollevato perplessità sul fatto che a tre mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria non esista ancora un sistema di comunicazione puntuale e aggiornato sull’andamento dell’epidemia sul nostro territorio. Nel bollettino regionale vengono diffusi solo i dati relativi ai nuovi tamponi positivi individuati provincia per provincia insieme ad altri indicatori ma solo di carattere regionale. Per questo in più occasioni abbiamo chiesto ad ATS Insubria di rispondere a dieci domande per un’analisi più precisa sulla situazione nella nostra provincia ma abbiamo ricevuto risposta solo in poche occasioni e con dati aggregati con il territorio comasco.
Questo rappresenta un limite poiché non è facile distinguere i nuovi contagi emersi dall’attività di monitoraggio delle situazioni più a rischio (personale sanitario, soccorritori, ospiti di case di riposo e residenze disabili) da quelli che effettivamente si sviluppano in contesti normali (famiglia, lavoro, aziende, attività commerciali e spazi pubblici).

Pubblicato il 02 Giugno 2020
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