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Minacce a Bonometti e Scaglia, la solidarietà degli industriali di Varese

Il presidente Roberto Grassi firma una lettera a nome di tutti gli associati di Univa e si schiera a fianco dei due dirigenti di Confindustria raggiunti da una serie di minacce nei giorni scorsi

roberto grassi

Da Varese, piena solidarietà a Marco Bonometti e Stefano Scaglia, i presidenti rispettivamente di Confindustria Lombardia e Confindustria Bergamo che sono stati minacciati da lettere anonime corredate da alcuni proiettili. A esprimere sostegno ai due alti dirigenti è Univa, l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, attraverso un comunicato firmato dal presidente Roberto Grassi (foto in alto) a nome anche di tutti gli associati. Ecco le parole di Grassi sulla vicenda.

«L’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e le sue imprese associate esprimono piena solidarietà e massima vicinanza al Presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, e al Presidente di Confindustria Bergamo, Stefano Scaglia, dopo le gravi e preoccupanti minacce ricevute alla propria incolumità e a quella dei propri familiari.
Lettere deliranti accompagnate da proiettili sono gesti da considerare come un attacco sia al mondo della rappresentanza e dei corpi intermedi, elementi fondamentali per la vita democratica del Paese, sia al mondo dell’impresa che, anche durante questa emergenza sanitaria e durante il periodo del lockdown, ha dimostrato il proprio ruolo altrettanto determinante per la tenuta sociale ed economica dei nostri territori.

Anche nei momenti più difficili della pandemia, il Paese è potuto andare avanti, le persone sono state in grado di far fronte senza alcun problema ai propri bisogni fondamentali proprio perché c’era qualcuno che tutti i giorni garantiva l’apertura dei cancelli di aziende dedite alle attività di produzione, di commercializzazione e di servizi essenziali. Quelle persone erano e sono imprenditori e addetti che hanno collaborato per garantire all’interno delle aziende il rispetto delle regole anti-Covid contenute in un protocollo firmato insieme da tutte le parti sociali. A guidare le imprese in questi mesi così difficili è stato ed è il senso di responsabilità e di appartenenza alle proprie comunità di riferimento, il cui benessere sociale, ha prevalso e deve continuare a prevalere su qualsiasi logica di parte o interesse particolare. È a questo principio di responsabilità sociale d’impresa che si è ispirata e continuerà a ispirarsi l’azione di rappresentanza imprenditoriale.

Ci auguriamo che gesti riprovevoli di componenti estreme e, ne siamo certi, largamente minoritarie nella società, non inquinino i pozzi del necessario confronto civile e democratico di cui abbiamo così tanto bisogno in un Paese che deve sapersi stringere intorno a valori condivisi e fondamentali che sono, allo stesso tempo, di tutti e a disposizione di nessuno.
Un confronto che deve rimanere franco e trasparente nei contenuti, così come moderato e responsabile nei toni e nelle prese di posizione».

Pubblicato il 30 Giugno 2020
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