Quantcast

Da Londra a Lonate Pozzolo in bici “per onorare una promessa a papà che non c’è più“

Carlo Mazzucchelli stroncato dal covid in ospedale. Il figlio da Londra: “Correrò per te", impresa riuscita

«L’ho fatto per lui. Non sono l’unico ad aver perso qualcuno di caro ma speravo che questo gesto potesse ricordare mio padre».

La bella Europa negli scorci da cartolina e col frinire delle cicale che fanno da colonna sonora, paesaggi che stonano col dispiacere di chi li percorre.

Laghi e discese mozzafiato, campi di grano e le pianure della Francia dove per giorni Stefano Mazzucchelli, 42 anni manager di Lonate Pozzolo che lavora a Londra non ha incontrato nessuno: «Faticavo quasi a trovare baguette ed acqua. Ma è stata un’esperienza incredibile».

Da Londra a Lonate Pozzolo in bici

Incredibile come il dolore per aver perso un padre sentito l’ultima volta da un letto d’ospedale al quale fece una promessa pochi giorni prima che il covid se lo portasse via: «Aspettami perché mi vedrai arrivare da Londra in bici, solo per te».

Poi la tragedia, che si unisce alle decine di migliaia di vite spente su cui il coronavirus è passato dalla fine di febbraio ad oggi come un rullo che invece di appiattire una strada ha schiacciato tutto il nostro presente.

E Stefano il viaggio l’ha fatto.

Abbiamo raccontato del suo arrivo. Della partenza spiega: «Non era mia intenzione suscitare questo clamore, ma in molti, complice mia moglie su facebook e mia mamma con le amiche qui a Lonate, hanno saputo, e hanno cominciato a seguirmi».

Da Londra a Lonate Pozzolo in bici

Così ieri è arrivato a Lonate e ad attenderlo c’era tutto il paese. ha chiesto acqua, ha alzato le mani in segno di vittoria, «e poi sono scattate le lacrime», spiega dietro alla  maglia fatta su misura dall’amica Franka, artista della stoffa. «È in merino organico e europeo, e tinteggiata a mano solo con ingredienti naturali raccolti nelle colline di Barcellona. Sono pezzi unici e fantastici».

Anche la bici è su misura e unica, fatta da uno dei migliori telaisti italiani, Mattia, e il marchio “Legor cicli“.

«È un viaggio che consiglio a tutti di fare un’esperienza simile. Aiuta a ritrovare se stessi e a guardare al mondo sotto un’occhio diverso».

Pubblicato il 15 Luglio 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore