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Ospedale unico, il comitato per il diritto alla salute torna in piazza a Busto Arsizio per dire no

Torna a farsi sentire il comitato che si oppone alla chiusura dei due ospedali di Busto Arsizio e Gallarate per far spazio ad una nuova struttura: "La politica impari la lezione del covid"

protesta contro ospedale unico comitato per il diritto alla salute del varesotto

Il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto torna in piazza contro la volontà di Regione Lombardia di realizzare l’ospedale unico di Busto Arsizio e Gallarate. Secondo i promotori la pandemia ha evidenziato tutti i limiti del sistema sanitario lombardo «che, al di là del mito delle eccellenze, aveva già dimostrato le sue difficoltà nel fornire una adeguata risposta alle richieste di sanità dei cittadini a causa degli inaccettabili tempi per eseguire esami diagnostici (a meno di pagare tutto di tasca propria), del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, dell’insufficiente presenza di personale e strutture sul territorio attrezzate nell’aspetto sanitario e sociale per “prendersi cura” delle persone e dell’ambiente».

I promotori spiegano che non può esserci futuro per la sanità lombarda senza un ripensamento del ruolo e delle funzioni del sistema ospedaliero nel suo rapporto con il territorio di riferimento, senza ridare ruolo e risorse alle strutture e i servizi esterni ai poli ospedalieri, senza rivedere il rapporto con il privato convenzionato a cui è consentito di scegliere le prestazioni più profittevoli sottraendo conseguentemente risorse al sistema pubblico.

Per competere con il sistema privato le Aziende Socio Sanitarie hanno concentrato la spesa in ambito ospedaliero, sottraendo ulteriori risorse allo sviluppo dei servizi di cura e assistenza territoriale e lo hanno rincorso sul tema della precarizzazione del lavoro facendo largo ricorso al lavoro in somministrazione.

Come hanno sempre sostenuto, non è pensabile investire centinaia di milioni per realizzare nuove strutture ospedaliere senza prima affrontare e risolvere questi problemi, senza prima svolgere un’indagine epidemiologica che individui quali sono le patologie più critiche e le relative cure su cui sia necessario investire.

Per queste ragioni, sabato 11 luglio, dalle ore 9,30 alle 12,00 il Comitato per il diritto alla Salute sarà a Busto Arsizio, in via Milano, angolo via don Minzoni, con un presidio per incontrare i cittadini e per ribadire con ancora più motivazioni il nostro NO all’ospedale unico tra Busto Arsizio e Gallarate.

L’intento è quello di chiedere alle amministrazioni locali di prendere posizione sul progetto ipotizzato
alla luce della attuale situazione; rafforzare l’offerta sanitaria e sociosanitaria territoriale, investendo su strutture e personale per costruire una rete di degenze di comunità e di assistenza, di ambulatori e di consultori per la medicina di base; chiedere che si recuperi lo spirito della legge 833 del 1978 che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale, considerandolo parte fondamentale del sistema di welfare, che ha un ruolo importante nell’economia e che deve essere universale, senza discriminazioni di accesso, adeguatamente finanziato dalla fiscalità generale progressiva, indirizzato verso la prevenzione primaria con il fine di creare condizioni di vita e ambientali sane, con obiettivi di salute valutati con strumenti epidemiologici e non economicistici.

Pubblicato il 07 Luglio 2020
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