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“Quali sono le intenzioni di Sea su Linate?”

Il Cub Trasporti cerca di sgombrare il campo dalle polemiche in vista della riapertura di Linate, ma pone alcune questioni a Sea

La riapertura di Linate

Vogliono evitare «inutili contrapposizioni» tra Malpensa e Linate e conseguenti polemiche. Ma pongono comunque alcune domande al gestore aeroportuale dei due aeroporti milanesi e sul loro futuro. Il Cub Trasporti si fa sentire in vista della riapertura di lunedì 13 luglio.

In realtà sarà operativo da mercoledì 15, giorno del primo volo dello scalo di Forlanini. Nelle prossime settimane di luglio Alitalia sposterà gradualmente i suoi voli da Malpensa, fino al 1 agosto quando tutti i voli della compagnia di bandiera saranno a Linate.

Il Cub trasporti ha tenuto in questi giorni una serie di incontri sindacali con Sea e con Airport per capirne di più su come avverrà la riapertura di Linate: «Riaprirà la mensa di Linate solo per il personale Sea e con chiusura alla sera e nei fine settimana. I lavoratori non dovranno più passare in infermeria per la temperatura corporea, che verrà misurata in aerostazione. Verranno riaperti gli spogliatoi che verranno sanificati mentre per il momento le docce sono chiuse. Ai soli lavoratori di Sea verranno fatti i test sierologici e solo su base volontaria».

«All’incontro con Airport – spiegano – abbiamo chiesto che sia fatta la rotazione in cassa integrazione per evitare le evidenti discriminazioni e abbiamo anche denunciato gli spostamenti dei riposi fatto dalla direzione, senza nessuna consultazione degli interessati».

Le discussioni sul futuro di Linate e Malpensa

«Si susseguono in questi giorni le polemiche sulla riapertura di Linate, che come al solito per qualcuno è sinonimo di boicottaggio di Malpensa. Vorremmo evitare queste inutili contrapposizioni e porre alcune domande» dichiarano i membri del Cub. «Linate è stata chiusa tre mesi nel 2019 per il Bridge e altri 5 mesi per il corona virus quest’anno. Ora Sea parla di anti economicità nella riapertura di Linate chiedendo inizialmente di riaprire lo scalo a ottobre a lavori terminati. Ricordando che Sea opera in regime di monopolio, nessuno chiede conto di tutto questo tempo che chiede per ristrutturare Linate?».

«Più volte – continuano – abbiamo evidenziato che molti progetti di rifacimento degli scali di Linate e Malpensa, pur essendoci all’interno di Sea tecnici preparati, vengono dati, spesso senza bando ma tramite affidamento diretto, a società e consulenti esterni, senza un progetto organico e omogeneo ma solo una serie di interventi frammentati che nulla hanno a che fare col progetto iniziale. Nessuno chiede conto di queste scelte economiche e politiche di Sea? Le continue voci di un nuovo masterplan e di futuribili scelte aziendali, vedi ad esempio il paventato spostamento della Direzione Generale da Linate a Malpensa, che vorrebbero trasformare Linate in un city airport solo per business men e rilanciare la capacita attrattiva dell’Idroscalo, sono vere o sono solo voci destinate a cadere nel nulla?».

Pubblicato il 10 Luglio 2020
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