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È importante scaricare l’app “Immuni”: Malpensanews aderisce alla campagna lanciata dal Foglio

Dallo scorso giugno, sono il 10,7% i lombardi che hanno scaricato l'applicazione. Immuni è un sistema utile ed efficace nel tracciamento dei contatti di una persona positiva

app immuni giugno 2020

Poco più di un milione di lombardi ha scaricato, da giugno sino a oggi, l’app Immuni. Si tratta di un sistema tecnologico che consente di tracciare in modo diretto e veloce eventuali contatti con persone positive al Covid19.

Anche Varesenews aderisce alla campagna lanciata dal Foglio diretto da Giuliano Ferrara per promuovere l’installazione sul proprio smartphone di questo sistema di allerta:

“Piccola proposta rivolta a tutti i giornali: sabato diamo una pagina a #Immuni e spieghiamo ai lettori perché avere più app scaricate significa avere meno restrizioni in futuro. Chi ci sta?”

In provincia di Varese non sono numerosi i cittadini che hanno scaricato la app e sono davvero pochissimi i codici attivati da parte dei positivi verso i loro contatti. Lo strumento, invece, si rivelerebbe molto utile ed efficace nell’opera di “contact tracing” di Ats Insubria per risalire e verificare le condizioni dei contatti delle ultime 48 ore di un nuovo positivo.

Il dato varesino è in linea con quello nazionale: secondo una statistica rivelata dal Sole 24 Ore :

“Gli utenti positivi dal 1 giugno  che avevano immuni e hanno caricato le loro chiavi sono stati 21 a giugno, 38 a luglio e 96 in agosto, e 144 nei primi 24 giorni di settembre. Le notifiche che vengono registrate solo dal 13 luglio sono state 4490.
1.109 notifiche sono arrivante solo negli ultimi 10 giorni.  Le notifiche sono le segnalazioni di persone entrate in contatto con positivi. L’accelerazione di questi giorni può indicare un focolaio, o un migliore funzionamento del sistema che ora con queste percentuali di adozione comincia a lavorare meglio. Dieci casi positivi avevano già ricevuto la notifica di alert da Immuni essendo stati contatti stretti di altro utente positivo che aveva Immuni (potenziali focolai contenuti grazie a Immuni).

Immuni funziona su smartphone Android e iOS (iPhone) con sistemi operativi aggiornati ed è stato esteso l’uso ad alcuni dispositivi che erano rimasti fuori, come Huawei che ha rilasciato la sua versione per il contact tracing. Una volta scaricata, l’app richiede una serie di passaggi per acquisire le informazioni di base sull’utente: dall’età (la minima consentita è 14 anni) al consenso per la privacy, quindi l’abilitazione delle notifiche per poter ricevere l’alert e la provincia di appartenenza. Quando le ATS riscontrano un nuovo caso positivo, dietro consenso del soggetto stesso, inseriscono un codice nel sistema. I telefoni fanno una verifica dei codici in automatico e viene inviata la notifica agli utenti con i quali il caso positivo è stato a stretto contatto. Per essere registrato l’incontro deve durare almeno 5 minuti e fino a un massimo di mezz’ora a meno di due metri.

Pubblicato il 03 Ottobre 2020
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