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“È ora di una pacca sulla spalle per la nostra Polizia Locale”

Eliseo Sanfelice chiede un riconoscimento pubblico per l'opera dei vigili, "sotto organico da anni". E sottolinea: "A differenza di altri Comuni, vigili di Samarate mai protagonisti di episodi negativi"

Investimento a Busto Arsizio

«I nostri vigili meriterebbero un plauso: anche solo una pacca sulle spalle, per ricordare quanto fanno ogni giorno». Eliseo Sanfelice, amministratore della pagina Facebook “Bacheca Civica Samarate”, ha sott’occhio ogni giorno la quantità di problemi che la Polizia Locale deve affrontare ma soprattutto la quantità di richieste d’intervento e – anche – di lamentele.

«I cittadini li vogliono a controllare nei parchi, a controllare sulla provinciale, a controllare i gruppi di ragazzini, a controllare i boschi di Cascina Costa» esemplifica Sanfelice. «Eppure questi poveri vigili di Samarate sono sotto organico da anni ormai, fanno il possibile e mai sono stati ringraziati. Ora sono incaricati anche di vigilare sulle scuole che hanno entrate e uscite distinte e hanno bisogno di maggiore presenza».

«Sarebbe ora di dar loro questa celebre “pacca sulle spalle” che ogni tanto viene evocata» continua Sanfelice. «Anche solo per non aver mai avuto episodi negativi sui giornali come accaduto in Comuni limitrofi». Il riferimento è ai problemi di diverso tipo che hanno toccato i Comuni vicini: dalle annose querelle sugli autovelox a Casorate  Sempione e poi a Cardano al Campo, alle indagini sulla corruzione e la ndrangheta che hanno toccato il comando di Ferno-Lonate a due riprese (prima nella inchiesta sul sindaco, con successive dimissioni del comandante, poi ora con due vigili sotto indagine nel nuovo troncone sulla ndrangheta).

«Molti negli anni passati hanno spinto nella direzione della Unione con altri Comuni per la Polizia Locale, forse è il momento di ringraziare chi ha tenuto Samarate fuori da altre Unioni, che non sono male di per sé ma si sono dimostrate problematiche in alcuni casi. Grazie al nostro comando che ci ha visto lungo: gli anticorpi Samarate li ha già».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 05 Ottobre 2020
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