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Ecco quanti tamponi vengono fatti nel Varesotto: nell’ultima settimana 1 su 4 è positivo

Diffusi i dati di ATS Insubria. In primavera, durante la prima ondata, si eseguivano 70-80 tamponi al giorno mentre oggi si arriva a circa 2.400

punto tamponi fontanelle

In provincia di Varese in tutto il mese di ottobre sono stati eseguiti 59.249 tamponi, di cui 8.008 sono risultati positivi. Nella sola settimana dal 22 al 28 ottobre, invece, i tamponi eseguiti sono stati 23.702 dei quali 5.662 sono risultati positivi, quasi il 24%.

Abbiamo raccontato più volte della difficoltà di accesso a questo tipo di dati e di quanto sia importante, invece, poterli analizzare con continuità per comprendere l’andamento dei contagi in provincia di Varese, una delle più colpite in Lombardia insieme a quella di Milano e Monza Brianza. Oggi, durante un punto stampa insieme alle aziende ospedaliere, ATS Insubria ha condiviso alcuni di questi numeri che possono ora aiutarci a ricomporre una fotografia della situazione che va letta parallelamente a quella che riguarda la situazione dei ricoveri ospedalieri, vero tallone d’Achille di questa pandemia.

Il numero di tamponi effettuati nel Varesotto durante questa seconda ondata è il triplo di quelli effettuati nella prima fase dell’emergenza. Se ad aprile, infatti, i test eseguiti sono stati 15.852 (dei quali 3000 positivi), nel mese di ottobre fino ad ora ne sono stati fatti 59.249. Una quantità di test che, come abbiamo imparato durante questa seconda ondata del virus, porta all’emersione di molti più positivi asintomatici che in passato quando i test venivano fatti soprattutto a pazienti con chiari segni della malattia. In primavera si eseguivano circa 70-80 tamponi al giorno, mentre oggi si arriva a circa 2.400.

Il tasso di positività dei tamponi eseguiti in provincia è comunque più alto della media a cui si è assestato in tutta la regione Lombardia: nella settimana tra il 22 e il 28 ottobre è stato del 24% nel Varesotto contro il 16-17% in tutta la regione. Significa che nel Varesotto un tampone ogni 4 tra quelli che vengono eseguiti risulta positivo, segno di una rilevante circolazione del virus. Nello stesso periodo sono stati testati il 2,6% della popolazione provinciale (un dato più alto di quello a cui si arriva in tutta la regione, 2,4%).

Nella comunicazione di questi dati ATS Insubria commenta: “Nella popolazione dell’ATS si identifica una quota di positivi al test molecolare più alta che in Lombardia, con un impatto notevole dell’epidemia. Rispetto alla primavera scorsa tale percentuale è più bassa ma i casi giornalieri identificati sono molto di più. Nella popolazione in età scolare la percentuale di positivi non appare superiore a quella della popolazione generale, verosimilmente per la presenza di un maggior numero di asintomatici. La popolazione anziana, quella più sensibile alle sequele peggiori della malattia, attualmente è meno colpita come numeri assoluti rispetto a quella giovane adulta”.

Nuovi casi e guariti. Dall’inizio dell’epidemia, si sono registrati in ATS Insubria (provincia di Varese e Como) 16.774 casi, di cui 6.917 (41,2%) sono attualmente positivi e 8.543 (51,2%) risultano guariti. Gli attualmente positivi, che sono il serbatoio da cui si sviluppano i focolai epidemici, sono in crescita.

Pubblicato il 30 Ottobre 2020
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