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L’arte scende in piazza con la scultura di Scampini: “Un monito a non abbandonare la cultura”

Oggi l'installazione in piazza Vittorio Emanuele II dell'opera "Ombre" che richiama la mostra che verrà ospitata dal 7 novembre a Palazzo Cicogna

scultura pietro scampini manuela maffioli

Per Busto Arsizio è una vera novità quella che si può ammirare da questo pomeriggio in piazza Vittorio Emanuele II dove è stata posizionata una scultura dell’artista di Castronno Pietro Scampini, noto per aver realizzato diverse opere visibili in diversi luoghi della provincia di Varese e legate agli eventi sportivi come i mondiali di ciclismo di Varese del 2008 e quelli di canottaggio.

I musei, in questo momento, sono l’unico luogo di cultura che resiste alle chiusure imposte dalla nuova ondata di contagi che ha investito con maggiore forza proprio la provincia di Varese: «Un monito a non abbandonare l’interesse per l’arte e la cultura. Un inno alla socialità, sperando di poterla ritrovare presto. Un richiamo alla bellezza e alla mostra di scultura che ospiteremo dal 7 novembre a Palazzo Cicogna, nell’ambito del progetto ‘Uno spazio per l’arte’».

Così la vicesindaco e assessore a Identità e Cultura Manuela Maffioli definisce “Ombre”, la grande scultura in ferro (3 metri di altezza, 2.50 metri di profondità) che ha trovato sede temporanea nella piazza antistante le Civiche Raccolte d’Arte di palazzo Cicogna, realizzata dallo scultore varesotto Pietro Scampini, che ‘accompagnerà’ la mostra “La voce del corpo” che vede protagonisti lo stesso Scampini e l’artista Paola Ravasio.

La mostra sarà allestita dal 7 novembre al 6 dicembre: nelle sale del palazzo saranno esposte opere scultoree di Paola Ravasio realizzate in gesso, resina, bronzo e da una serie di lavori grafici di Pietro Scampini

«Il nostro impegno per dare sempre più un volto anche culturale alla piazza prosegue senza esitazioni – aggiunge Maffioli -, a maggior ragione dopo i tristi episodi di violenza dell’estate. Dopo aver reso visibile di notte l’istallazione di fiber art ‘Thumos’ (a Palazzo Cicogna fino al 1 novembre, ndr), con questa opera d’arte intendiamo valorizzare la piazza e restituirle una bellezza anche ontologica in quanto ‘agorà’, luogo prezioso di incontro, confronto, comunità».

La grande scultura rappresenta le “Ombre”, esili figure che richiamano l’ Africa e il camminare, una delle prime espressioni artistiche di Pietro Scampini, autore, tra l’altro, della statua di Nelson Mandela che si trova a Milano davanti al consolato del Sud Africa e della scultura dedicata ai mondiali di ciclismo di Varese che si trova ai Giardini Estensi.

Così le descrive il critico Luigi Piatti: «Forme antropomorfe estremamente sintetiche che sembrano essere costantemente in movimento, alla ricerca di un luogo esente da problemi e sofferenze, di un vero punto di arrivo. Ma la sintesi che l’ artista fa di queste immaginarie figure, in cui il cammino resta l’ unico gesto percepibile, racconta come il momento di sosta – fine ultimo di questa ricerca – sia ancora lontano, forse inesistente. Le Ombre diventano dunque proiezioni di un’ umanità che trova nella materia lo strumento per parlare di anima ed essenza dell’ essere, per rappresentare l’ impalpabile».

Pubblicato il 30 Ottobre 2020
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