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Nei supermercati compare Centy, che recupera le monetine e ricarica la fidelity card

La start-up, sviluppata tra Gallarate e Busto Arsizio, ha installato le prime macchine in sei punti vendita della catena Tigros

Dal primo prototipo in funzione alla prima serie è passato un anno: Centy, la start-up che converte monetine in denaro digitale da caricare su fidelity card, ha installato le prime sei macchine in altrettanti punti vendita della catena di supermercati Tigros.

«Per noi è motivo di grande orgoglio essere partiti con la collaborazione di un’azienda del nostro territorio» dice Davide Caiafa, lato “creativo” della start-up, fondata insieme a Lorenzo Vidoz. Tigros aveva già ospitato, dal 2019, la primissima macchina Centy ad entrare in contatto con il pubblico, installata nel punto vendita di Solbiate Arno.

Attualmente le Centy sono presenti «in sei punti vendita Tigros, a Busto Arsizio, Solbiate Arno, Buguggiate, Castellanza, Gerenzano, fino a Vigevano» aggiunge Lorenzo Vidoz, che nella start-up si occupa della parte commerciale (il video è girato nel punto vendita di viale Pirandello a Busto Arsizio).

L’aspetto qualificante di Centy, che la differenzia da un “normale” convertitore di monetine, è il fatto che il denaro viene caricato direttamente sulla fidelity card: per l’utente normale significa zero commissioni (si mettono – per fare un esempio – 3,36 euro in monete e si vedono caricati sulla card 3,36 euro) e massima praticità.

Lo sviluppo di Centy è avvenuto in gran parte in provincia di Varese: i fondatori abitano nella zona di Busto, il software nella macchina è stato sviluppato dalla King srl di Gallarate. Le macchine sono costruite in Emilia Romagna, a Cesenatico, ma la prima applicazione – prima sperimentale, oggi a pieno regime – è appunto nella catena Tigros, che ha punti vendita nel Varesotto, nel Comasco, nel Milanese e in Piemonte ma ha la sede a Solbiate Arno.

Tigros è la prima catena a crederci, «per noi l’ambizione è quella di estenderlo all’estero».
I numeri del denaro convertito sono riservati, «ma possiamo dire che sono sopra le nostre aspettative» dicono i fondatori di Centy. «Per noi ha un valore soprattutto il numero di transazioni, che sono oggi circa trecento al giorno». Dalla app di controllo dell’azienda si può verificare in tempo reale le transazioni nei diversi punti vendita e il valore. Mica solo spiccioli: sullo schermo dello smartphone compare ad esempio una transazione da oltre 33 euro.

Ovviamente i dati sensibili di chi trasferisce il denaro non sono riportati, inutile cercare qui un utente-medio. Vale di più l’osservazione “sul campo”, fatta durante il primo periodo di installazione di ogni macchina: «I primi utenti di Centy alla fine sono i titolari di bar, i panettieri, i negozianti: chi si deve liberare spesso di monetine e fatica a farlo in altro modo». 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 08 Ottobre 2020
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