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Cristina Boracchi è la nuova presidente dei Federalisti Europei di Gallarate

L’assemblea annuale MFE, riunitasi online l'11 novembre, ha proceduto al rinnovo delle cariche e ha approvato una mozione sul ruolo dell'Europa e dei federalisti in periodi di pandemia e di crisi economica

cristina boracchi

La sezione di Gallarate del Movimento Federalista Europeo rinnova il suo impegno per l’Europa unita, in un momento di difficoltà.

L’assemblea annuale – riunitasi online l’11 novembre – ha proceduto anche al rinnovo delle cariche e ha eletto come presidente della sezione di MFE Gallarate Cristina Boracchi, preside del Liceo Crespi di Busto Arsizio e animatrice della nota Rassegna filosofica “Filosofarti”.

Come segretario è stato confermato il dott. Antonio Longo e sono stati confermati anche i membri del Comitato Direttivo uscente: Mauro Cervi (tesoriere), Carlo Benetti, Massimo Giunti, Massimo Pellizzato, Elia Rigolio.

“L’Assemblea annuale ha dibattuto anche i problemi della crisi mondiale pandemica e ambientale sulla base di un’ampia mozione, approvata poi all’unanimità. Diverse forze politiche e associative del territorio hanno voluto portare il loro saluto all’assemblea federalista”.

La mozione:

L’Assemblea degli iscritti della sezione di Gallarate del Movimento Federalista Europeo, riunitasi il giorno 11 Novembre 2020 alle ore 21.00 via Google Meet

Constata

  •   che le iniziative varate nella primavera scorsa dalle istituzioni europee a sostegno dell’economia, a fronte di una crisi senza precedenti determinata dalla pandemia, a differenza del passato, mostrano che l’Unione Europea ha saputo reagire prontamente nell’interesse dei cittadini e degli Stati, determinando una svolta significativa nello sviluppo del processo di unificazione;
  •   che il Piano presentato dalla Commissione Europea (Recovery Plan for Europe), approvato dal Parlamento e poi dal Consiglio Europeo il 21 luglio u.s. è improntato non solo al sostegno dell’economia, ma anche alla sua trasformazione, nella direzione della sostenibilità ambientale, della rivoluzione digitale e della coesione sociale e territoriale;
  •   che il Piano si dota di strumenti consistenti per perseguire questi obiettivi, con investimenti nei settori e nelle aree colpite dalla crisi (Next Generation EU), con l’emissione di titoli di debito pubblico europei, garantiti dal bilancio europeo (A reinforced long-term budget of the EU) e con la previsione di “nuove risorse proprie” (tasse europee);
  •   che il programma SURE di sostegno all’occupazione, nella forma di una “cassa di integrazione europea”, è già operativo, dopo il grande successo riportato con la prima emissione di titoli sul mercato;
  •   che la pandemia ha ripreso vigore in tutti i Paesi europei, anche a seguito della mancanza di una chiara e comune visione strategica d’intervento a livello europeo,

    e ritiene che

  •   i Piani nazionali d’implementazione debbano essere coerenti con le linee-guida di Next Generation EU

    per quanto riguarda le scelte degli investimenti da effettuare;

  •   ci debba essere un legame tra l’erogazione delle risorse finanziarie e il rispetto dei valori europei, in

    particolar modo per quanto concerne lo stato di diritto e la solidarietà europea sulla questione

    migratoria, concretizzando così anche un primo superamento del potere di veto degli Stati membri;

  •   la Commissione europea, sulla base del potere già esistente di coordinamento in campo sanitario, possa e debba dettare linee-guida operative incisive a livello comunitario per le indispensabili azioni di contrasto della pandemia, anche sollecitando la promozione di interventi riformatori dei sistemi

    sanitari nazionali pubblici di base;

  •   l’implementazione del Piano per l’Italia debba puntare su tre principali ordini di problemi :

o La riconversione dell’apparato produttivo, industriale e dei servizi, in funzione della sostenibilità ambientale e della digitalizzazione, dando ampio spazio alla ricerca scientifica, per rendere la seconda manifattura d’Europa all’altezza delle sfide;

o La politica del territorio, le infrastrutture nelle città, specialmente quelle metropolitane, valorizzando il decentramento, unitamente alla piena fruibilità di servizi pubblici d’avanguardia, grazie alle varie forme di telelavoro, in funzione della mobilità delle persone, della salute pubblica e delle famiglie ed introducendo il MES sanitario anche come forma di finanziamento per gli Enti territoriali;

o La politica per il Sud, volta a superare il divario con il Nord e con l’Europa: innovazione, sviluppo del capitale umano, istruzione, cultura-turismo e infrastrutture aero-portuali che ne valorizzino la centralità nel Mediterraneo, nella prospettiva di una politica europea per l’Africa e il Medio- Oriente

 a fronte delle crisi ambientali e pandemiche sia necessario attivare un alto senso civico europeo e mobilitare le giovani generazioni anche attraverso la ripresa dell’antica proposta federalista del

“servizio civile europeo obbligatorio”, della durata di un anno e in un paese dell’Unione diverso da quello di origine, quale forma d’impegno sociale al servizio della collettività;

Constata che

  •   il sistema politico internazionale ha purtroppo visto negli ultimi anni lo sviluppo di politiche nazionalistiche e protezionistiche, risposte errate ai problemi della globalizzazione e delle sfide che l’umanità deve fronteggiare, dall’ambiente alle pandemie, dal digitale allo squilibrio economico-sociale tra le aree del mondo
  •   il conseguente disordine internazionale determina i contrasti tra le superpotenze, alimentando i conflitti in diverse aree del mondo (e da sempre nel Medio-oriente) e la lotta per l’egemonia mondiale

    e ritiene che

  •   l’Unione Europea debba darsi al più presto una politica estera unica basata su un multilateralismo volto a produrre beni pubblici globali, attraverso la creazione delle prime istituzioni sovrannazionali sull’ambiente, la sanità, il digitale, il commercio, la moneta, al fine di offrire al mondo, con il suo modello di “federazione in divenire” un’alternativa di progresso e di salvezza della civiltà umana, come insieme di civiltà diverse;
  •   il Parlamento Europeo debba avviare il dibattito sulle politiche economiche e di politica estera da sviluppare a tal fine, anche in vista della Conferenza sul futuro dell’Europa
  •   la Commissione europea debba presentare un programma di politica estera e di sicurezza comune:
     per la creazione di una difesa comune autonoma, basata su corpi militari europei accanto agli eserciti nazionali (dual army)
    * con linee-guida sulla politica per lo sviluppo dell’Africa (Europe4Africa) e di sicurezza nel Mediterraneo;
    * o con una chiara strategia volta a creare un sistema di sicurezza comune con i paesi vicini dell’Est- Europa, a partire da una politica di cooperazione economica e di libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e del capitali; o con scelte strategiche di lungo periodo nei confronti della Cina e dell’India, in tema di investimenti reciproci, commercio internazionale, protezione dei dati e dei diritti delle persone; e pertanto chiede che

l’organizzazione nazionale ed europea dei federalisti (MFE e UEF) dibatta le politiche che l’Unione Europea debba sviluppare a tal fine e metta in campo campagne politiche conseguenti, come espressione dell’avanguardia del popolo federale europeo, mobilitando valori e interessi a favore di un’Europa capace di agire, di completare la sua unità federale e di esprimere una propria identità culturale (unità nella diversità),

impegna i propri organi a predisporre iniziative sul territorio in tal senso

  •   sviluppando la consapevolezza presso la società civile e politica delle iniziative politiche europee che si rendono necessarie in questa fase, sulla base delle linee sopra indicate
  •   adoperandosi per portare i soggetti sociali che sono principalmente coinvolti nel processo di trasformazione della società (cultura, mondo del lavoro, ricerca, settori che rischiano la marginalizzazione) sul terreno di quel “Risorgimento europeo” del pensiero e dell’azione che si rende necessario per affrontare le sfide della contemporaneità.

Pubblicato il 13 Novembre 2020
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