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Giorgio Merletti in diretta a Varese: «Non perdiamo la fiducia nel futuro»

L'imprenditore varesino e presidente nazionale di Confartigianato ha raccontato la sua esperienza al vertice dell'associazione

giorgio merletti

Otto anni come guida tra il mondo delle imprese e la politica. Giorgio Merletti, imprenditore di Arsago Seprio e presidente nazionale di Confartigianato, è stato ospite alla diretta organizzata venerdì 20 novembre da Confartigianato Imprese Varese.
Al centro dell’incontro la sua esperienza al vertice dell’associazione attraverso i momenti più difficili dell’economia italiana degli ultimi anni. Un’occasione per fare il punto sulla situazione attuale a pochi giorni dal termine del suo mandato.

«Avere a che fare con la politica – così Giorgio Merletti ha parlato del suo periodo alla presidenza di Confartigianato – è molto difficile, perché è necessario riuscire a rendere chiare le necessità delle imprese e assicurarsi che le dichiarazioni non restino solo parole, ma si trasformino in progetti capaci di toccare terra in modo efficacie».

Un ruolo, che Merletti ha ricoperto e ricoprirà fino ai primi giorni di dicembre, che lo ha reso un punto di riferimento per le imprese – soprattutto quelle più piccole –  durante i momenti di crisi attraversati negli ultimi anni: dalla prima crisi economica del 2008 alla seconda del 2011-2012, fino all’attuale emergenza sanitaria legata al Coronavirus.

«Durante l’epidemia  – ha commentato il presidente di Confartigianato – la piccola impresa è riuscita ad adattarsi meglio di altre realtà. Ci sono stati sicuramente casi in cui le aziende non ce l’hanno fatta, ma molti imprenditori sono riusciti a ripensare la propria attività e adattare i processi produttivi alle nuove necessità».

Un’abilità che le piccole imprese hanno dimostrato anche in altri momenti difficili, come ad esempio la crisi del 2008. «Nel corso degli ultimi anni – ha raccontato Merletti – la quantità delle micro e piccole imprese è calata, ma in numero piuttosto ridotto. La piccola impresa è sopravvissuta agli ultimi tre grandi terremoti perché è stata capace di adattarsi ai cambiamenti. Il 2008 è stato un dramma, ma è stato anche una benedizione, perché ha costretto noi piccoli imprenditori a reagire».

Il panorama italiano è segnato anche da un altro fenomeno: quello della fuga all’estero delle aziende.  Merletti in passato ha posto più volte l’attenzione su questo tema, ma negli ultimi anni la situazione si è aggravata anche a causa della partenza di molti giovani verso altri paesi. «La fuga all’estero – ha commentato Merletti – di ragazzi e ragazze sui quali lo Stato ha investito attraverso la formazione è una realtà grave. Sono molto preoccupato per questa tendenza, ma si tratta di un problema che la pubblica amministrazione non può risolvere da sola».

Nonostante tutto, però, secondo il presidente nazionale di Confartigianato, l’elemento che non ci si può permettere di lasciar morire è la speranza. «Le persone – ha concluso Merletti – non possono perdere la fiducia nel futuro. Dopo ogni crisi le nostre aziende sono sempre riuscite a riprendersi, ma senza speranza questo diventa impossibile, e una volta persa, la fiducia è molto difficile da ricostruire. Dobbiamo fare di tutto per essere forti ed evitare di diffondere paura per il futuro».

 

Pubblicato il 20 Novembre 2020
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