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Malpensa chiuderà il 2020 con il 20% di passeggeri. “Il governo intervenga”

L'Ad di Sea Armando Brunini fa il punto a un mese e mezzo dalla fine dell'anno. E torna a chiedere un sostegno al settore, gestori aeroportuali compresi

armando brunini

Malpensa ridotta a un quinto dei passeggeri del 2019: è l’impatto violento del Coronavirus sul sistema dell’aeroporto. «È la crisi peggiore del trasporto aereo: è profonda e sarà lunga» commenta Armando Brunini, amministratore delegato di Sea, il gestore degli aeroporti di Milano, Malpensa e Linate.

Brunini è stato intervistato da Sky Tg24 e non si è nascosto di fronte alle domande più toste, come quella sui rischi occupazionali.

«Tra Malpensa e Linate lavorano 30mila persone, di cui 3mila sono nostri dipendenti e il resto è l’indotto. Noi stiamo utilizzando la cassa integrazione al 30 per cento, che è poco rispetto al calo del traffico, perché presidiamo l’infrastruttura, mentre complessivamente la stima è che il 50% dell’indotto sia in cassa integrazione. Dunque 30mila lavoratori e 100mila persone, comprese le loro famiglie, sono a rischio». Ovviamente con i numeri attuali, se non ci sarà ripresa o sostegno nel lungo periodo.

Brunini è tornato a sottolineare la necessità di un sostegno per l’intero settore aereo (fino ad oggi i soldi sono andati più che altro ad Alitalia). «Noi come management dobbiamo assumerci la responsabilità di uscire dalla crisi attuale, ma questa è talmente profonda che abbiamo bisogno di un pacchetto di misure di accompagnamento: il primo giro di interventi non ci ha incluso, ci auguriamo che  il governo con il secondo giro tenga conto della crisi e dell’importanza che infrastrutture come le nostre hanno per la competitività del Paese e di Milano in particolare». Lo stesso auspicio era già stato espresso un mese fa anche dal sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Pubblicato il 12 Novembre 2020
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