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Positivi isolati in casa in attesa di notizie: Ats Insubria in ritardo, lavora per informatizzare le procedure

Ats Insubria spiega il sistema del tracciamento e della messa in quarantena. Ritardi e difficoltà anche a causa della quantità di casi alla settimana: oltre 12.000 con 50.000 contatti

asl di varese

Tampone positivo, inizia un’odissea. Tanti varesini hanno vissuto o stanno vivendo la quarantena domiciliare perché risultati positivi o perché contatti stretti di un positivo.

Il sistema prevede che, con positività accertata, si avvii la “presa in carico” da parte di Ats Insubria, con telefonata per attivare il tracciamento dei contatti stretti e il loro isolamento.

Il sistema di tracciamento, che ha funzionato bene la scorsa estate e nel mese di settembre, ha cominciato a registrare problemi da metà ottobre. I cittadini ( fortunatamente asintomatici, paucisintomatici o con sintomi gestibili a domicilio) si chiudevano in casa in attesa di una chiamata che non arrivava, mentre il tam tam agli amici e ai parenti avveniva su base volontaria.

Effettivamente, Ats Insubria, pur potenziando la squadra dei “tracciatori”, si è trovata in difficoltà.

La direzione dell’Agenzia spiega cosa sta avvenendo: « Nel momento in cui un soggetto risulta positivo al test per la ricerca di SARS-CoV 2 in un laboratorio ed il momento in cui la notifica giunge ad ATS possono passare anche 24 ore. Quando la ATS è resa edotta della positività il soggetto deve essere contattato telefonicamente da un nostro operatore. Purtroppo assai spesso, nonostante le indicazione Regionali e nostre, chi effettua l’accettazione del tampone non inserisce il recapito telefonico o lo inserisce errato. Questo rallenta terribilmente i tempi della procedura di presa in carico, poiché il nostro operatore deve recuperare il numero di telefono dal MMG o dall’anagrafe comunale o, addirittura, dai Carabinieri.

A fare questo lavoro abbiamo destinato più di 150 operatori (ATS metropolitana di Milano che ha 3 volte i nostri abitanti ne ha impegnati 150), ma in una settimana, abbiamo oltre 12.000 positivi, i quali generano un numero altissimo di contatti, si sfiorano i 50.000 soggetti alla settimana. Il sistema è oggettivamente sovraccarico. Già da settembre stiamo lavorando a una informatizzazione sempre più spinta, è già stato implementato il sistema di pre-registrazione degli utenti delle scuole e l’invio tramite web da parte dei Referenti Covid della lista dei contatti, ora stiamo puntando a informatizzare anche la presa in carico e il tracciamento per tutti gli altri soggetti contagiati. Ci auguriamo nei prossimi giorni di rendere operativo un sistema agile ed interattivo.

Anche uscire dall’isolamento sta diventando un incubo per molti: « Il certificato di quarantena (obbligatorio o fiduciario) è spedito dal nostro ufficio preposto tramite mail. In tale certificato sono fornite le prescrizioni di legge e tutte le indicazioni necessarie aggiornate. Ovviamente anche questa procedura risente del sovraccarico prima citato. Ma anche per il rilascio del certificato stiamo lavorando ad un meccanismo informatico che riduca notevolmente i tempi. Riteniamo di raggiungere questo obiettivo entro pochi giorni».

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Pubblicato il 05 Novembre 2020
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