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La Brita di Arsago Seprio regala mille euro a ogni dipendente

L'annuncio è stato fatto dall'amministratore delegato Markus  Hankammer in videoconferenza dalla Germania. La rsu Antonio Casali (Cgil): «Non dimenticherò mai quel discorso, è stato un giorno emozionante, mi sono venute le farfalle allo stomaco»

Generica 2020

Immaginate i lavoratori di una piccola azienda del territorio, che fa parte di una multinazionale tedesca, riuniti in una sala, con tutte le precauzioni e le distanze richieste dall’emergenza pandemica, per ascoltare l’amministratore delegato in videoconferenza dalla Germania . Ora, immaginate la faccia dei dipendenti quando alle loro orecchie sono arrivate le seguenti parole: «L’azienda ha deciso di donare ad ognuno di voi un bonus regalo di mille euro».

Tutto questo è accaduto alla Brita GmbH di Arsago Seprio, marchio molto conosciuto per gli erogatori d’acqua e i suoi sistemi filtranti, che in provincia di Varese dà lavoro a circa 70 persone.

Nata nel 1966 in Germania, grazie alla scelta del fondatore e attuale presidente, Heinz Hankammer, di ottimizzare l’acqua in modo economico ed efficiente, è attualmente presente in cinque continenti e opera in 69 paesi con 29 filiali e succursali per un totale di circa duemila addetti. Una piccola multinazionale, un caso di capitalismo familiare tedesco molto simile al modello italiano.

UN’AZIENDA CHE MANTIENE LE PROMESSE

«Ogni benedetta mattina mi alzo e sono felice di andare a lavorare alla Brita. In trentasei anni di lavoro non mi era mai capitato». A parlare è Antonio Casali che ha più di 50 anni e da circa tre anni lavora nell’azienda di Arsago Seprio dove è anche rsu (rappresentanza sindacale unitaria) in quota Cgil.

Il suo incontro con la Brita è stato a dir poco salvifico. Dopo una vita di lavoro in un’azienda metalmeccanica della provincia, alla soglia dei 50 anni si è ritrovato disoccupato a causa di una ristrutturazione aziendale. E così si è dovuto rimettere in gioco, ben sapendo che essere espulsi dal mercato del lavoro in Italia a quell’età è quasi una condanna definitiva alla disoccupazione di lungo periodo.

Dopo due anni di inattività, Antonio ha iniziato a lavorare alla Brita con contratti da interinale, accettando il trasferimento per sei mesi ad Altare in provincia di Savona  dove il gruppo tedesco stava acquisendo la Asset, azienda specializzata nella produzione di dispencer per acqua. «I dirigenti ci chiesero il trasferimento temporaneo – racconta Casali – fornendoci tutto il supporto necessario, dall’alloggio in un hotel ai viaggi per rientrare a casa nel fine settimana, con la promessa che una volta trasferita la produzione ad Arsago Seprio saremmo stati assunti a tempo indeterminato. Promessa che è stata mantenuta: l’azienda ha assunto i giovani e anche noi».

LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE OBIETTIVI AZIENDALI

Nel discorso ai dipendenti l’ad Markus  Hankammer ha ringraziato tutti per l’impegno profuso in questa fase delicata e illustrato il programma per i prossimi 5 anni. L’amministratore delegato ha ribadito l’importanza di avere comportamenti responsabili verso l’ambiente e le persone.

«La sostenibilità per il gruppo non è un obiettivo ma una filosofia che deve improntare tutto il processo produttivo – spiega Casali – Dal 2015 la nostra azienda ha contribuito a eliminare 4 milioni di bottiglie di plastica».

I rapporti tra lavoratori e dirigenti in azienda sono molto buoni. Un clima che Casali definisce «familiare». «Far parte di questa squadra è impagabile, c’è un’attenzione vera ai lavoratori – conclude il sindacalista – che si traduce in fatti concreti. Inoltre verrà liquidato con la tredicesima un premio di risultato di altri 500 euro. Non dimenticherò mai quel discorso, è stato un giorno emozionante, mi sono venute le farfalle allo stomaco».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it
Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.
Pubblicato il 06 Dicembre 2020
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