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Lo spaccio si muove nei boschi lungo il Ticino

Sei arresti, il "market" gestiva ordini dalla zona di confine tra Piemonte e Lombardia. L'operazione è stata coordinata dalla squadra mobile della Questura di Biella

Polizia di Stato Legnano

Lo spaccio si muove nei boschi, nella fascia di boschi lungo il Ticino, tra Cuggiono, Bernate Ticino e Turbigo.

Sei cittadini di origini marocchine sono stati arrestati dalla squadra mobile della Questura di Biella. L’indagine, iniziata lo scorso luglio, si è avvalsa della collaborazione delle squadre mobili di Pavia e Vercelli: il gruppo spacciava eroina, cocaina e hashish.

L’indagine, coordinata dal procuratore di Biella Teresa Angela Camelio, ha portato allo scoperto un ampio giro di spaccio che riforniva vari clienti a cavallo tra Piemonte e Lombardia, grazie alla zona di confine e alla presenza della superstrada 336 che attraversa la zona.

I boschi si trovano in territorio di Cuggiono, Buscate, Bernate Ticino e Turbigo, boschi di pianura nella zona appena “dietro” la valle del Ticino e gli abitati.

I clienti ordinavano le dosi via telefono, i “pezzi” grossi recuperavano lo stupefacente, mentre i pusher raggiungevano la zona per le consegne. Gli spacciatori arrivavano in tarda mattinata, pressoché ogni giorno, e uscivano alla sera dopo le 20, dopo aver nascosto denaro e dosi residue all’interno del bosco, anche sottoterra in punti individuabili (da loro). Così uscivano dal bosco “puliti”, nel caso ci fossero controlli.

Pubblicato il 14 Dicembre 2020
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