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Palchi ancora deserti. “Serve un tavolo tra Regione e lavoratori”

Etre, il Coordinamento Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo, ha incontrato insieme ai sindacati due commissioni del Pirellone. La richiesta: un monitoraggio più attento di un settore multiforme e in forte sofferenza

teatro generico

«Chiediamo l’immediata costituzione di un tavolo di lavoro e di dialogo tra le diverse realtà che compongono il frastagliato mondo del teatro lombardo». Giovedì 3 dicembre alle ore 16.00, si è tenuta un’audizione congiunta delle Commissioni IV (Attività produttive) e VII (Cultura) di Regione Lombardia, con l’associazione Etre, il Coordinamento Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo, con i rappresentanti sindacali CGIL, CISL, UIL, CUB Informazione Spettacolo.

Al centro, le ormai note problematiche del settore dello spettacolo dal vivo dovute alle limitazioni per emergenza Covid19.

Stefano Bruno Galli, assessore all’Autonomia e Cultura, non era presente a causa di un lutto familiare. Ha presieduto la commissione il consigliere Gianmarco Senna. Sono intervenuti tra gli altri, l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro – Melania De Nichilo Rizzoli, Sabrina Samurri direttrice generale istruzione formazione e lavoro.

Per Etre è intervenuta la presidentessa Marina Visentini, che ha sottolineato la necessità urgente di aprire un confronto, un tavolo di lavoro sullo spettacolo dal vivo e una mappatura continua del settore capace di mettere in evidenza la grande articolazione e diversità del mondo della piccola media impresa lombarda.

«Una richiesta che portiamo avanti, senza possibilità di dialogo da diversi mesi. Ora, durante questa seconda ondata di lockdown, la necessità di intervento e di mappatura è ancora di più sentita, sia dalle imprese dello spettacolo, sia dai singoli lavoratori dello spettacolo. Ci auspichiamo che nel più breve tempo possibile si possa iniziare a lavorare, congiuntamente, per fare fronte a questa crisi e pianificare il futuro».

La stessa richiesta è emersa da tutte le parti convenute per favorire una interlocuzione continua che possa rispondere in modo più repentino alle esigenze sia ordinarie sia straordinarie legate alla crisi Covid19.

Pubblicato il 11 Dicembre 2020
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