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Il genio dei Missoni e la ragazzina in bicicletta: quando a Gallarate comparve il colore

Il nuovo allestimento della Sala degli Arazzi al museo Maga è il racconto di Ottavio Missoni artista, ma anche dello sportivo. E del caso che creò una coppia di successo nella moda

Maga sala arazzi Ottavio Missoni

L’Ersilia ha quattordici anni, ha fatto la quinta elementare e pedala sulla sua bicicletta, dal centro di Gallarate: si ferma di fronte a una palazzina vicino all’autostrada e legge un cartello: un laboratorio tessile cerca operai. «È stata con noi quarant’anni, è diventata un talento che ci invidiava tutto il mondo».

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Il Maga celebra i 100 anni di Missoni 4 di 8

A parlare è Rosita Missoni, 89 anni, e la fabbrica dove l’Ersilia ha bussato, in quei giorni lontani degli anni Cinquanta, era proprio il primo laboratorio della celebre casa di moda Missoni.
Rosita lo racconta alla presentazione del nuovo allestimento della Sala degli Arazzi, con cui il museo Maga celebra i cento anni dalla nascita di Ottavio Missoni, l’altra metà di una coppia geniale.

Ma l’aneddoto racconta anche qualcosa del legame stretto tra Missoni e la città Gallarate. Una città industriale in cui il genio artistico (lo si vedrà) di Ottavio incontra una tradizione locale, quella tessile, che è anche storie personale, altre famiglie, una sapienza che è anche quella dell’Ersilia.

Intervistati dalla direttrice del museo Emma Zanella, Rosita e il figlio Luca Missoni hanno raccontato l’origine di quel rapporto: l’allestimento degli arazzi racconta – in una sezione – anche l’Ottavio protagonista nello sport. «Che è poi il motivo per cui tutto è nato a Gallarate» dice Luca. Erano gli anni in cui l’industriale Franco Testa aveva ravvivato la Società Ginnastica Gallaratese, «che sarà la miglior società sportiva d’Italia» e che accoglie nelle sue fila il giovane dalmata dalla grande falcata (evocata in modo originale nella Sala degli arazzi).

Nello studio di Ottavio Missoni, per ricordare i 100 anni dalla sua nascita

Testa accompagnerà Ottavio Missoni anche alle olimpiadi di Londra, dove il futuro imprenditore e stilista conquisterà il bronzo. È proprio a Londra che per la prima volta Ottavio incontrerà Rosita Jelmini, allora sedicenne, figlia di amici dei Testa: un incontro ricordato con aneddoti curiosi, durante la presentazione al museo, che potete ripercorrere nel video qui sotto.

Maga sala arazzi Ottavio Missoni

Il nuovo allestimento aiuta a ripercorrere il percorso artistico di Ottavio, nel suo legame – più che con la manifattura – con la materia che si fa arte pura, sottratta persino a ogni logica di mercato. «A un certo punto non ha voluto più venderli, piuttosto li regalava» ha ricordato ancora Luca. «Oggi con la Fondazione cerchiamo di dargli nuovo vita».

Maga sala arazzi Ottavio Missoni

È lo spirito che anima la Sala degli Arazzi, che è diventata anche un luogo riconosciuto, usato da aziende internazionali ma anche dalla città dove la storia dei Missoni – non più uno, ma famiglia – è iniziata.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 17 Febbraio 2021
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