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Scuole dell’infanzia: “Impegno costante per tutelare i diritti dei bambini”

La lettera della presidente provinciale di Fism testimonia vicinanza alle famiglie, ma anche fatica, criticità e necessità di chiarimenti da parte della Regione

Generica 2020

La testimonianza dell’impegno “costante per tutelare i diritti dei bambini” nelle scuole dell’infanzia di Varese arriva da Maria Chiara Moneta, presidente provinciale di Fism Varese (associazione cui aderiscono 163 asili) che ha inviato a VareseNews una lunga lettera per rispondere e comunicare vicinanza alla mamma che questa mattina ha scritto “Il problema non sono le scuole, così si rovinano i bambini”. 
Con l’ordinanza del 4 marzo si è creata una situazione molto difficile per le famiglie e anche per scuole. “Abbiamo chiesto chiarimenti a Regione Lombardia – scrive Moneta – attendiamo risposte”.
Di seguito la lettera

Buongiorno Signora, a lei e alla sua bambina di 5 anni. Buongiorno nonostante tutto.

Ho letto la lettera che lei ha desiderato pubblicare oggi su VareseNews e le rispondo perché vorrei che le giungesse tutta la nostra comprensione ma anche un necessario chiarimento.

Concordo pienamente quando afferma che le scuole, certamente tutte le nostre scuole dell’infanzia paritarie aderenti FISM, hanno adottato misure per prevenire i contagi e abbiamo fatto tutto il possibile per garantire il servizio alle famiglie e l’accoglienza ai nostri amati piccoli alunni. Condivido il suo punto di vista che “il problema non sono le scuole e che così si rovinano i bambini”.

L’Ordinanza regionale 714, arrivata all’improvviso attorno a mezzogiorno di giovedì 4 marzo, ha spiazzato tutti: la chiusura impostaci (anzi, più precisamente la sospensione del servizio) ha colpito profondamente le famiglie ma anche tutte le scuole dell’infanzia e, di conseguenza, la nostra stessa Associazione. È da allora che nessuno di noi ha più un momento di tregua.

AVASM-FISM ha cominciato a lavorare alacremente per cercare di arrivare a tutti i tavoli Istituzionali per far sentire il proprio disappunto, in particolare per le modalità e le tempistiche correlate all’Ordinanza, e per risolvere i tanti punti critici correlati (come, per esempio, la necessità che ci fossero dati chiarimenti circa la possibilità di frequenza dei figli di determinate categorie di lavoratori).

Dispiace davvero leggere sulla stampa locale che Fism viene citata per quel che “dovrebbe” fare, senza che probabilmente si abbia contezza di quello che sta già facendo la nostra Associazione. Per questo mi sembra corretto rassicurarla e rendere esplicito che, da parte di AVASM-FISM che rappresento, c’è stato (e ci sarà) un impegno costante per tutelare i diritti dell’infanzia. Il diritto all’istruzione, con i correlati risvolti educativi e relazionali che lei cita, che, a nostro parere, non dovrebbe mai essere un’alternativa al diritto alla salute.

Purtroppo, l’emergenza epidemiologica, che rimane il problema principale su cui suggeriamo a tutti di mantenere alta l’attenzione, ha sollevato alcune questioni importanti, sia dal punto di vista gestionale che pedagogico. La situazione non è semplice ma nessuno di noi “addetti ai lavori” si è dimenticato che al centro di tutto il nostro pensiero ci sono i vostri bambini, i nostri alunni.

È indispensabile tener presente che la complessità del momento è senza precedenti e i documenti che sono stati emanati non hanno aiutato, né le nostre scuole dell’infanzia paritarie né le famiglie, a fare chiarezza su quanto sta accadendo. Abbiamo già chiesto spiegazioni e interpretazioni a chi di dovere e stiamo ancora attendendo che si pronunci Regione Lombardia.

Concludo assicurandole che AVASM-FISM lavora proprio a tutela delle sue scuole che nascono per offrire un servizio educativo per i bambini che le frequentano e le loro famiglie. Lavoriamo tutti con grande passione e amore per la scuola e per i bambini ma ora più che mai penso che sia il momento di unire le forze e non di metterci in atteggiamento critico gli uni contro gli altri.
Come Presidente Provinciale rispondo direttamente e mi espongo, anche a nome di tutte le 163 scuole a noi associate, per assicurare che in tutte le nostre scuole dell’infanzia c’è la massima disponibilità a collaborare e appoggiare le richieste delle famiglie e i diritti dell’infanzia.
Non chiedeteci però azioni che non possiamo fare, tutti dobbiamo rispondere alle norme di legge; non illudiamoci di poter risolvere problemi che non abbiamo creato noi e che travolgono la nostra Associazione almeno quanto voi.

Maria Chiara Moneta
Presidente Fism Varese

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Pubblicato il 06 Marzo 2021
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