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Samarate, l’asilo nido verso una gestione esterna

Durante la commissione Bilancio-Istruzione si è discusso della situazione difficile del nido di Samarate, per cui si stanno vagliando diverse soluzioni (tra cui la gestione da parte di un'azienda di Gallarate o l'appalto)

asilo nido

«L’amministrazione comunale non ha deciso di fare un passo indietro sul nido», afferma prontamente il consigliere delegato al Bilancio di Samarate, Leonardo Tarantino, durante la commissione congiunta Bilancio – Istruzione tenutasi ieri, martedì 27 aprile.

Riferendosi a un articolo di qualche settimana fa uscito su Malpensa24, l’onorevole ha cercato di delineare un quadro più ampio della situazione difficile dell’asilo: «Potrebbe essere che il nido o qualche altro servizio esternalizzato ci permetta di assumere in altri uffici strategici. Quella che è stata l’ipotesi valutata era poter far gestire il nido all’azienda 3SG di Gallarate, con delle garanzie per i dipendenti; ci potrebbe essere un controllo forte dell’amministrazione perché si tratterebbe di una azienda pubblica partecipata dal comune di Samarate. Mi sembra una idea equilibrata e di continuità per gli educatori e il progetto educativo».

«Mi sembra un dovere verificare tutte le possibilità per poter risolvere il problema», ha commentato il primo cittadino, Enrico Puricelli.

“Tuteliamo il nostro nido”

«Leggere sulla stampa della possibilità di una esternalizzazione per i dipendenti del nido non credo sia stato bello», è intervenuto il consigliere pentastellato Fortunato Costantino, proponendo nuovamente un tavolo di lavoro e confronto tra amministrazione e dipendenti del nido: «Anche se la soluzione estrema sarà quella, almeno in primis mettere le educatrici e i bambini: è un servizio che è nella nostra città da 40 anni, non bisogna sminuirlo. Bisogna dare un valore a questa scelta con le persone interessate».

“Una situazione drammatica”

L’assessora alla partita, Linda Farinon, ha preso la parola per fare il punto della situazione del Nidondolo: «Attualmente ci sono circa 30 bambini (la capienza è di 42). Al 2021 avremo a metà maggio le dimissioni volontarie di una dipendente, dovute all’ammissione per un concorso pubblico,  e tre pensionamenti (uno a fine maggio, uno a fine giugno e uno a fine anno). Considerando questo, se stessimo fermi e non considerassimo nessun tipo di soluzione “veloce”, a settembre dovremmo poter accogliere solo 22 bambini».

Farinon ha poi detto di essere in contatto con la dottoressa Primi, che le comunicato l’arrivo di una nuova dipendente a giugno: «Intorno a giugno dovrebbe arrivare la persona in più richiesta già da un anno, che però la Regione non ci aveva mandato dato il numero elevato di richieste. Però ci troviamo comunque in difficoltà: la dottoressa Tiziana Primi si è attivata per cercare un supporto esterno per il pre-nido (l’azienda con cui già stiamo collaborando)».

La situazione, però, rimane «drammatica»: «La dottoressa e il segretario Roccia stanno lavorando da tempo, guardandosi attorno per guardare agli altri comuni: stanno tenendo aperto tutto il ventaglio delle opzioni, si è iniziato a guardare in maniera più approfondita l’azienda di Gallarate, stanno controllando Busto e Castellanza. Una delle opzioni – su cui però ci sono tante titubanze – è quello dell’appalto: se fosse fattibile si potrebbe ipotizzare solo come soluzione momentanea appaltare una soluzione per un intero anno scolastico, in modo da poter accogliere più bambini».

L’assessora si è poi dimostrata favorevole a un tavolo di confronto una volta vagliate tutte le opzioni.

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com
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Pubblicato il 28 Aprile 2021
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