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12 appartamenti ad alta tecnologia per invecchiare bene, Busto Arsizio e Insubria ci credono

L'assessore Mariani e l'università annunciano la partecipazione ad un bando per ristrutturare alcuni alloggi comunali con tecnologia Iomt. Il progetto si aggiunge ad altri già previsti nell'area delle Nord

anziani

Busto Arsizio guarda al futuro di giovani e anziani e non si ferma più. Dopo aver vinto il bando regionale per la rigenerazione urbana che porterà 15 milioni di euro per il recupero dell’area delle Nord, ora punta sempre di più sulle tante opportunità di finanziamento che stanno spuntando come funghi. Ancora una volta è la collaborazione rodata tra l’Università dell’Insubria e l’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani a partorire un nuovo progetto da finanziare, sempre nell’ambito dell’attenzione verso la cura degli anziani.

Proprio oggi, infatti, la giunta ha approvata una delibera per la partecipazione ad un bando del Ministero Della Sanità con la finalità di adeguare alcuni appartamenti di proprietà del Comune di Busto Arsizio alle esigenze degli anziani. «Il progetto, che richiede un finanziamento di 1,8 milioni, punta ad adeguare 12 appartamenti dal un punto di vista tecnologico in modo che la popolazione anziana si senta più integrata nella comunità di Busto Arsizio» – ha detto l’assessore Mariani.

La tecnologia a supporto degli anziani

A spiegare nel dettaglio l’iniziativa è la professoressa Tiziana Rubino, responsabile del polo bustocco dell’Insubria: «L’idea è quella di mettere a disposizione unità abitative sicure e confortevoli. Abbiamo lavorato coi tecnici del Comune di Busto sul concetto di “lifetime home”. La ristrutturazione è finalizzata a creare ambienti sicuri per invecchiare a casa propria. Si è puntato sulla prevenzione delle cadute (uno dei problemi più gravi negli anziani) e l’importanza di dare stimoli motori e sociali (con la creazione di due spazi comuni appositi). Per la preparazione del progetto l’università ha chiesto la consulenza di fisiatri e geriatri sulle migliori strutture da inserire (non solo cyclette o tapis roulant) per migliorare la qualità della vita degli anziani. Questo tipo di appartamenti domotici permetterà un monitoraggio di alcuni parametri vitali da remoto che permettono di controllare lo stato di salute attraverso l’Iomt (internet of medical things)».

Gli appartamenti, attualmente sfitti e bisognosi di interventi di ristrutturazione, erano già destinati alla fascia più anziana di utenti. Si tratta di 12 bilocali situati in due palazzine in via Espinasse e via Cardinal Simone.

Il centro ricerche per l’invecchiamento di successo

L’obiettivo rimane quello di colmare il gap tra popolazioni fragili e vita sociale, una strategia prodromica al progetto per il centro di ricerche per l’invecchiamento di successo per il quale Comune di Busto Arsizio e Università dell’Insubria hanno presentato una richiesta di finanziamento da 5 milioni di euro alla Regione nell’ambito del Piano Marshall lanciato dalla Lombardia lo scorso anno: «Abbiamo presentato due settimane fa la richiesta di finanziamento firmata da rettore e sindaco nell’ambito di quel piano e possiamo dire di aver ben impressionato i dirigenti regionali» – ha aggiunto Mariani.

Giovani e anziani nello stesso contesto

Busto Arsizio, dunque, si candida a diventare una città sia universitaria (arriveranno anche uno studentato nell’area delle Nord, la facoltà di scienze motorie e la laurea magistrale in scienze motorie che porteranno a oltre 500 gli studenti universitari in città) e una città che darà grande attenzione all’invecchiamento e agli studi per invecchiare in salute (facendo risparmiare anche le casse della sanità regionale).

Il progetto di Domitys

Oltre ai 12 appartamenti domotici per la terza età, infatti, si inseriranno nel contesto cittadino un’iniziativa privata di senior living, sempre nell’area delle Nord, con l’investimento proposto da Domitys che sta portando in Italia una nuova filosofia di vita e un’alternativa ai modelli già esistenti per la terza età che promette piena libertà senza rinunciare alla propria intimità e con la garanzia di una vita sociale attiva grazie ai servizi offerti dalla struttura e agli spazi Club.

L’ex-albergo di corso Magenta diventerà residenza per anziani

Non molto lontano, in corso Magenta, è in arrivo una importante novità anche per l’albergo mai aperto costruito da Aler diversi anni fa. La società che lo ha rilevato, infatti, ha deciso di partecipare ad un bando per trasformarlo in appartamenti per la terza età, in collaborazione con il Comune di Busto Arsizio.

Busto Arsizio terzo polo dell’Università dell’Insubria

Dalla collaborazione tra l’assessore Mariani e il professor Luigi Valdatta, professore ordinario di biotecnologie e scienze della vita dell’Università dell’Insubria si è riaperta anche la collaborazione tra Comune di Busto Arsizio e Insubria, ferma alla convenzione che 30 anni fa stabilì la collaborazione tra i due enti: «Ultimamente c’erano state troppe tensioni che avevano ridotto questa collaborazione al minimo. Poi è arrivata questa grande occasione di allargamento del polo bustocco dell’Insubria con nuova facoltà e studentato. Venerdì alle 11 ci sarà la firma del nuovo accordo tra il rettore dell’università e il sindaco Antonelli».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 24 Maggio 2021
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