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Daniel Martin si esalta in salita: Bernal paga dazio a Yates

Sulla salita di Sega di Ala arriva la prima crisi della maglia rosa, salvato dal compagno di squadra Martinez. Covi fermato dal mal di stomaco, bravi gli Eolo con Fortunato e Ravasi

ciclismo giro d'italia 2021

Altro che “Giro chiuso”. Altro che “storia già scritta”. Dopo la gran vittoria di Cortina d’Ampezzo, per la maglia rosa Egan Bernal arriva anche la prima crisi. Non un crollo, almeno a livello di cronometro, ma il colombiano questa sera deve accendere un cero a San Daniel Felipe Martinez, luogotenente della Ineos che salva letteralmente il leader della classifica messo alle corde da Simon Yates. (foto di Maurizio Borserini/VN)

La tappa – da Canazei a Sega di Ala con lunga salita conclusiva – finisce nelle mani di Dan Martin, orgoglio d’Irlanda e già re della Tre Valli nel 2010, in fuga fin dalle prime battute e bravissimo a reggere sino all’arrivo senza mai perdere smalto. Dietro al corridore della Israel però, ecco i fuochi d’artificio con tanto di sorpresa finale.

La Ineos-Grenadier, infatti, ha come sempre controllato il gruppo dei migliori, facendo selezione continua e mettendo in difficoltà sempre più avversari: non solo Evenepoel (caduto oltre un guard-rail: un deja-vu che per lui dev’essere stato tremendo) ma anche Ciccone (caduto insieme a Nibali e altri e costretto a cambiare la bici), Vlasov e Carthy nonostante il lavoro di Bettiol. Stavolta però, quando è arrivato il momento dei testa-a-testa con il gruppo ridotto a una quindicina di unità, Bernal non è riuscito a imporre la sua legge: prima Almeida e poi Yates lo hanno cacciato indietro costringendolo quasi a zigzagare con il rapportino, in un momento di crisi totale. Tanto che il solidissimo Damiano Caruso, che aveva perso qualche decina di metri, è rientrato sulla maglia rosa grazie a una pedalata regolare e caparbia.

La tappa di Sega di Ala sarebbe stata anche terreno di caccia per il nostro Alessandro Covi, carichissimo dopo i due piazzamenti della scorsa settimana (secondo a Montalcino e terzo allo Zoncolan). Il corridore di Taino è entrato nel “fugone” da cui poi è emerso Martin ma ha avuto problemi fisici – probabilmente lo stomaco – e ha dovuto desistere.

Chi invece non è entrato nella fuga è la Eolo-Kometa che ha cambiato tattica rispetto ad altre occasioni. E ha fatto bene, mandando Fortunato e Ravasi a tallonare il gruppo dei migliori: i due portacolori Eolo sono rimasti con i “big” fino a 5-6 chilometri dall’arrivo, proseguendo poi del loro passo. Il bolognese ha chiuso 12° (ed è salito in 17a posizione assoluta), il varesino 19° e con il bel tempo ha ritrovato anche quella gamba che nei giorni freddi aveva faticato.

Prima di chiudere, capitolo per una sfortunatissima Trek-Segafredo: di Ciccone abbiamo già parlato, si aspettava tanto da questa tappa ma è andato tutto storto e al traguardo si è ritrovato con la schiena bloccata. Ancora peggio è andata a Nibali che cadendo ha picchiato il polso destro operato prima del Giro: per lo Squalo la ruota sta davvero girando all’incontrario. Occhio infine alla tappa di domani – giovedì 27 – ultima per chi cerca l’eroismo di giornata. Si parte da Rovereto e si arriva a Stradella, provincia di Pavia, con qualche strappo nel finale che dovrebbe evitare l’arrivo in volata a ranghi compatti.

Maglia Rosa: Egan Bernal (Col – Ineos-Grenadier)
Maglia Azzurra: Geoffrey Bouchard (Fra – Ag2r-Citroen)
Maglia Ciclamino: Peter Sagan (Slk – Bora-Hansgrohe)
Maglia Bianca: Egan Bernal (Col – Ineos-Grenadier)

CLASSIFICA GENERALE
1) Egan BERNAL (Col – Ineos); 2) Damiano Caruso (Ita – Bahrain) a 2’21”; 3) Simon Yates (Gbr – BikeExchange) a 3’23”; 4) Aleksandr Vlasov (Rus – Astana) a 6’03”; 5) Hugh Carty (Gbr – EF) a 6’09”; 6) Bardet a 6’31”; 7) Martinez a 7’17”, 8) Almeida a 8’45”; 9) Foss a 9’18”; 10) Ciccone a 11’06”.

SPECIALE GIRO D’ITALIA
In collaborazione 
con Bieffe Cicli e con La Bottega del Romeo

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 26 Maggio 2021
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