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La squadra Aurat del Facchinetti vince la Robocup e vola ai mondiali di Francia

Sette studenti guidati dal professor Pagani hanno ottenuto il prestigioso podio della gara che richiede competenze di robotica, computer vision e intelligenza artificiale

aurat

Passano gli anni, cambiano i ragazzi, ma l’eccellenza della squadra Aurat dell’istituto Facchinetti di Castellanza non si mette in discussione. Puntuale è arrivata, anche quest’anno, la vittoria della squadra varesina del titolo Nazionale Robocup Junior OnStage Advanced (classifica onStage Advanced http://robocupjunioracademy.it/classifiche/ ).

I ragazzi, guidati come sempre dal professor Loris Pagani, si sono conquistati il diritto a rappresentare l’Italia ai mondiali di Francia che si terranno online causa dell’emergenza sanitaria. Nel palmares del Facchinetti c’è già un titolo mondiale, conquistato a Lipsia nel 2016.

Una tradizione di successo che, certamente, non nasconde le difficoltà che ogni anno i ragazzi devono affrontare. E anche per questa edizione, non è stata certo una passeggiata contro avversari preparati e tecnologicamente avanzati: parliamo di competenze di robotica, computer vision, motion-capture ologrammi e intelligenza artificiale che vengono dimostrate sul palco in un piccolo saggio spettacolo di due minuti.

Le prove consistevano in una dimostrazione e un’intervista sul lavoro svolto, oltre a due possibilità di mostrare la performance.

La squadra Aurat ha presentato due robot, “Henry” e “Tommy” che hanno proposto un piccolo spettacolo di magia.  Henry” è un robot alto un metro e ottanta in grado di parlare, muoversi su ruote, utilizzare le braccia ma anche esprimere emozioni attraverso un ologramma e improvvisare una scena comica, in base alle emozione sui volti dei ragazzi lette grazie all’intelligenza artificiale.

Tommy” invece è il suo musicista e collaboratore che, grazie alla computer vision e comunicazione bluetooth, guida “Henry” nello spettacolo aiutandolo ad indovinare il numero uscito su un dado.

La vera difficoltà è stata lavorare a distanza tra quarantene, zone rosse e lo studio curriculare intenso dato che devono affrontare l’esame di maturità.

Il Prof Pagani non nasconde i punti deboli del progetto legati soprattutto alla fragilità dei prototipi presentati, ma sottolinea anche la grande competenza dimostrata dai ragazzi e il lavoro di squadra prima a distanza, preparando le singole parti, e poi finalmente insieme a scuola ad unire il tutto.

«All’inizio della gara il robot ha avuto diversi problemi ma i ragazzi con tenacia, costanza e senza mai perdersi d’animo hanno lottato sognando un risultato…ed il lavoro infine è stato pagato con questo sudatissimo primo posto nazionale ottenuto a soli 3 punti dalla seconda arrivata» ha commentato il docente.

Ora devono prepararsi per la maturità e poi affronteranno il mondiale in Francia.  

Il Team Aurat è composto da Simone Provasio, Alessandro Dubini, Alessandro Crespi, Michele Quaranta, Marco Turra, Andrea Spreafico, Tommaso Toaiari guidati dal prof. Loris Pagani che oltre ad essere orgoglioso del lavoro dei propri studenti dedica un ringraziamento particolare a tutto lo staff del “Facchinetti” partendo dai collaboratori scolastici , l’ufficio tecnico, la segreteria i tecnici di laboratorio, insegnanti, la Preside Anna Bressan e il vicepreside che con pazienza hanno seguito e sostenuto i ragazzi.

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Pubblicato il 17 Maggio 2021
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