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Tutte le scuole d’Italia si incontrano al Gadda Rosselli, sotto il segno della mediazione

«Diventare mediatore mi ha cambiato la vita»: numerose e positive le testimonianze delle scuole che hanno aderito alla rete nazionale scuole amiche della mediazione, riunitasi in un seminario on line giovedì 6 maggio

scuola gallarate  Rosselli

«I conflitti possono essere risolti in modo profondo e non tamponati e giudicati. Nelle scuole italiane si formano mediatori in grado di agire professionalmente nella gestione dei conflitti», ha spiegato Pietro Bosello, dirigente della scuola capofila della Rete nazionale delle scuole amiche della mediazione, durante il seminario on line svoltosi giovedì 6 maggio all’istinto Gadda Rosselli di Gallarate.

Nelle classi, come nella vita, sono numerose le situazioni in cui le relazioni sono difficili, spesso si arriva allo scontro senza capirne le vere ragioni. Gli studenti delle scuole superiori in questi anni hanno dimostrato di avere grandi competenze, i casi risolti con l’intervento dei mediatori tra pari sono numerosi.

Anche il professore Davide Pietrone, responsabile scientifico dell’Università di Chieti, durante il suo intervento, ha ricordato come gli esperimenti sui conflitti umani nel corso della storia hanno portato tutti alla medesima conclusione: «L’uomo è competitivo e spesso si crea la maschera del nemico. Occorre una figura che sappia intervenire con chiarezza e prontezza e che porti i due “avversari” a ridimensionare la quête».

Così dalla Puglia alla Sardegna alla Romagna e alla Lombardia gli studenti mediatori, iscritti regolarmente all’Albo, hanno raccontato le loro esperienze. Ciò che è emerso dalle loro testimonianze è un unico motto: «Diventare mediatore mi ha cambiato la vita».

Non sono mancati psicologi come Chiara Olianas, avvocati come Maria Chiara Gentile, dirigenti scolastici delle scuole appartenenti alla Rete, professionisti del settore, dirigenti delle scuole di Primo e Secondo grado, docenti e studenti.
Il dirigente dell’istituto Falcone di Gallarate, Vito Ilacqua, ha  sottolineato inoltre l’entusiasmo della partecipazione dei ragazzi. Il Falcone, aderendo al progetto della rete nazionale, ha contribuito non solo con studenti mediatori ma anche con il prezioso lavoro dei futuri grafici che l’i22stituto sta formando.

Lo scorso 22 aprile, sempre al Gadda Rosselli, si era tenuto un convegno provinciale sul tema, a cui avevano partecipato il Provveditore, dottor Carcano, e l’assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Gallarate, Massimo Palazzi.

 

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Pubblicato il 10 Maggio 2021
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