Quantcast

Benemerenze “in rosa” per Cassano: nel 2021 il premio a tre donne

Il riconoscimento ad Antonella Cibin, Giulia Quaglini ed Enrica Banfi: tre donne, tre associazioni, tre forme di attenzione a categorie provate dalla pandemia

cassano magnago panorama

Benemerenze “in rosa” per Cassano Magnago: nel 2021 il premio andrà a tre donne.

«Quest’anno le benemerenze saranno tre e saranno tre donne: tre persone di un profilo altissimo, che sono in prima linea ma non amano farsi vedere, che vorano nell’ombra ma fanno un lavoro straordinario» dice il sindaco Nicola Poliseno.

Si tratta di Antonella Cibin, fondatrice e presidente dell’associazione Piùdi21; di Giulia Quaglini, vicepresidente di Parkinson Italia, nonché di Parkinson Insubria; di Enrica Banfi, storica insegnante delle elementari Dante, volontaria e socia dell’asilo Santa Maria.

«Dietro queste tre donne ci sono tre realtà associative, ma anche tre categorie che hanno particolarmente sofferto durante la pandemia e i lockdown». Persone con sindrome di Down, anziani con Parkinson e bambini sono «tre categorie che hanno sofferto più degli altri» e che hanno trovato risposte grazie al volontariato cittadino.

«Ringrazio tutti i capigruppo, con cui abbiamo condiviso all’unanimità i nomi» dice il presidente del consiglio comunale Pietro Ottaviani. «Ringraziamo anche tutte le donne del consiglio comunale perché a settembre partiranno con le iniziative contro la violenza sulle donne, un’idea che abbiamo avuto partendo dal dibattito sulla tampon tax».

Il sindaco Poliseno sottolinea anche un altro aspetto, quello di una piccola città «che fa emergere eccellenze che poi emergono fino al livello nazionale» (come reso evidente dalla storia di Giulia Quaglini, ad esempio) e di «realtà che sanno anche mettersi insieme», come è accaduto con il progetto Amicorum promosso insieme da Piùdi21 e Parkinson Insubria.

A Cassano Magnago riapre Amicorum, la pizzeria gestita da ragazzi con sindrome di Down

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 30 Luglio 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore