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Lo Zoo di 105, il teatro e il videoclip con Madame: il cardanese Francesco Maggioni e il sogno del doppiaggio

L'intervista a Francesco Maggioni, doppiatore e speaker radiofonico di Cardano al Campo, che sogna di doppiare un film Disney

francesco maggioni cardano al campo

«È iniziato tutto quando, al liceo, la mia professoressa mi obbligò a fare il corso di teatro. A me inizialmente non interessava nulla della recitazione, ma dopo le prime lezioni me ne sono innamorato e sono entrato nella compagnia teatrale del liceo».

L’amore per il mondo del teatro e del doppiaggio di Francesco Maggioni, classe 1994 di Cardano al Campo, è iniziato tra i banchi di scuola del liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Gallarate. Per realizzare il suo sogno Maggioni ha iniziato presto a mettersi alla prova sui palchi della provincia e quello di Zelig, fino ad arrivare a Bologna per studiare recitazione e doppiaggio dopo la maturità.

Il Caffè Teatro di Verghera, Zelig e la scuola a Bologna

«A 16 anni ho iniziato a lavorare come cameriere al Caffè Teatro di Verghera», racconta Maggioni, «guardando i comici emergenti ho deciso di provare a scrivere un monologo e di buttarmi. Da lì sono entrato nel gruppo di Riccardo Limoli». Gli anni del liceo sono caratterizzati dal gruppo di teatro, dal lavoro come cameriere e dall’avvicinamento al doppiaggio.

Con la fine delle superiori è iniziata l’avventura di Zelig: «Sul palco di Zelig portavo dei monologhi cercando di uscire dagli stereotipi della vita comune che molti comici fanno. Parlavo di cose bizzarre, creando un mondo surreale: un monologo era sulla termodinamica, un altro sulle bestemmie e un altro ancora sul doppiaggio».

Nel frattempo ha studiato recitazione e doppiaggio all’accademia nazionale del cinema di Bologna, da fine 2015 a inizio 2017: «In quegli anni ho iniziato ad assistere ai turni di doppiaggio; poi è arrivato il momento dei primi lavori, frequentavo Zelig come locale ma anche il loro canale tv». Per Maggioni sono gli anni in cui si fa conoscere tra Roma e Milano come doppiatore e attore.

Il mondo del doppiaggio ormai non è costituito solo da professionisti, ma sempre più spesso da celebrities o cantanti. Come vivi questa commistione?

«Un tempo c’era più cura del talent – risponde – mi viene in mente Jack Skellington in Nightmare before Christmas  doppiato da un fantastico Renato Zero, che ha fatto un lavoro sublime. Mentre ora, al tempo delle produzioni di Netflix e Amazon, è tutto più veloce, c’è meno tempo per seguire gli emergenti, la cosa si è un po’ persa». Inoltre, c’è anche un discorso commerciale, continua a spiegare Maggioni: «Se si decide di ingaggiare un personaggio pubblico si ha una grande pubblicità, soprattutto sui social. Inoltre, quel talent deve essere riconosciuto e quindi in sede di registrazione non vengono corretti i difetti di pronuncia o la dizione sbagliata».

Maggioni non è, però, un “purista” del mondo del doppiaggio e non guarda con sospetto queste infiltrazioni nel suo mondo: «Il mondo del doppiaggio si mescola con quello musicale e degli influencer, ma c’è lavoro per tutti. Forse ne risentono la qualità per l’impegno messo e i tempi di lavoro».

In provincia non è molto conosciuto il mondo del doppiaggio. 

«No, gli studi di registrazione sono principalmente nelle grandi città come Milano e Roma; c’è anche una piccola realtà a Torino. Io lavoro molto a Milano; fare questo tipo di lavoro in provincia è quasi impossibile, per chi apre uno studio di registrazione uscire dalle grandi città è controproducente. In provincia sarebbe bello riportare in vita la comicità».

Una scoperta degli ultimi tempi è stata, inoltre, prestare la propria voce per alcuni videogiochi (Spiderman e Fallout 77): «È strano, diverso dagli altri lavori ma molto bello. Ha una potenza mediatica pari al cinema, non bisogna sottovalutarla. In più, la lavorazione è proprio diversa: non c’è un’immagine da seguire, ma la forma d’onda che si deve replicare: sei più libero, non sei influenzato dall’immagine degli attori o dei cartoni animati. È voice acting, recitazione pura: forse è per questo che mi piace tantissimo».

Il Covid-19 e l’avventura allo Zoo di 105

Il periodo del Covid-19 ha sì costituito un momento di arresto per l’artista, ma anche un periodo di slancio creativo. «Durante il Covid-19 molti studi di registrazione sono stati chiusi. Fortunatamente mio padre è un musicista e abbiamo uno studio di registrazione privato: da casa quindi registravo audiolibri e spot pubblicitari. Sono stato fortunato, inoltre su Instagram intrattenevo gli amici con un video divertente al giorno: molti mi hanno detto che quei video erano un momento di risate della loro giornata».

A maggio 2020 sono iniziati tanti ingaggi e lavori per Maggioni, come il ruolo da protagonista nel video di Gaia, Ernia, Madame, Rkomi e Samurai Jay per Lavazza Nuove strade: «Ho conosciuto il regista, Davide Vicari, su un set l’anno scorso. Quello è stato un lavoro diverso da quelli fatti negli anni passati, per me è stata una ventata d’aria fresca: ho recitato “in muto”, ma grazie agli anni di teatro sono riuscito a trasmettere diverse emozioni anche senza parlare».

Per Netflix, Amazon e Mediaset ha lavorato a dei doppiaggi di serie tv e cartoni animati,come Cobra Kai, Emily in Paris, Bleach o Capitan Tsubasa (remake di Holly e Benji).

Lo scorso autunno è iniziata una nuova avventura per il cardanese, che ora è autore e voce dello Zoo di 105: «Lo Zoo è un ambiente meraviglioso, fatto da persone brillanti. La forza del programma? È come essere al bar con gli amici, dove si può dire tutto ciò che si pensa, si è liberi; è proprio una bella famiglia, sia per lavorarci sia come ascoltatore». Negli ultimi tempi ha lavorato alla parodia del Ai confini della realtà, una serie degli anni Sessanta: Il perineo della realtà.

Come ti vedi nei prossimi anni?

«Spero che la collaborazione con lo Zoo di 105 continui, insieme al mio lavoro nel doppiaggio. Il palco invece mi manca molto: vorrei tornare a presentare qualche evento».

Il tuo sogno?

«Vorrei tantissimo doppiare un personaggio Disney».

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com
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Pubblicato il 28 Luglio 2021
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