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Colpi di kalashnikov per “amore”, arrestato “il gorilla” a Robecchetto

L'uomo ha confessato durante l'interrogatorio: si era convinto che la moglie avesse un amante e lo voleva punire

spari contro una villetta a robecchetto

È un pregiudicato 47enne il responsabile dell’attentato dello scorso maggio a Robecchetto con Induno, quando nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 erano stati esplosi dieci colpi di arma da fuoco contro la villetta di un pensionato 69enne. I Carabinieri della Compagnia di Legnano hanno notificato all’uomo nella mattinata di oggi, mercoledì 4 agosto, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Busto Arsizio Stefano Colombo per porto illegale di armi da fuoco e minaccia. Il 47enne, noto come “il gorilla”, al momento della notifica si trovava peraltro già in carcere a Busto Arsizio dopo l’arresto dello scorso 22 maggio, quando nell’ambito dell’inchiesta era stato sorpreso con un revolver con matricola abrasa e oltre 70 cartucce detenute illegalmente.

L’inchiesta era stata aperta ancora prima dell’attentato di maggio: già lo scorso 9 gennaio, infatti, poco dopo la mezzanotte contro il 69enne erano stati esplosi tre colpi di pistola. Dalle indagini era emerso che il figlio della vittima, un 46enne detto “il tessitore” che abita a sua volta nella villetta, aveva ricevuto richieste di denaro da un ex collega di lavoro, un 56enne soprannominato Tarzan che gravitava nell’orbita degli ambienti criminali locali. E proprio su quest’ultimo si erano inizialmente concentrati i sospetti, dando il via alle intercettazioni telefoniche sui soggetti coinvolti e su un altro collega di lavoro dei due uomini, un 41enne che aveva a sua volta ricevuto da Tarzan richieste di denaro e che si era visto danneggiare l’auto.

Poi a maggio i dieci colpi contro la villetta, esplosi, come avrebbero poi accertato i rilievi tecnici, da una mitragliatrice di produzione sovietica, verosimilmente un kalashnikov. Dalle immagini catturate dal sistema di videosorveglianza era stata individuata la sagoma di un uomo che, dopo essersi avvicinato alla villetta a bordo di uno scooter, aveva aperto il fuoco da circa 30 metri di distanza e poi si era dileguato, portando a termine quello che con ogni probabilità aveva già tentato di fare la notte precedente, quando però la pistola si era inceppata. Proprio le immagini avevano permesso al figlio della vittima di ipotizzare che a sparare potesse essere stato un amico di Tarzan, un 47enne conosciuto per l’appunto come il gorilla e già noto per i suoi trascorsi violenti.

Le attività tecniche svolte nell’ambito dell’inchiesta hanno poi portato i Carabinieri a perquisire l’abitazione del “gorilla”, trovando un revolver calibro 38 special con matricola abrasa e oltre 70 cartucce detenuti illegalmente, che erano valse all’uomo l’arresto per il quale si trovava già in carcere a Busto Arsizio al momento della notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Altre perquisizioni effettuate dagli inquirenti a carico di soggetti che avevano avuto contatti sospetti con il gorilla e Tarzan hanno poi permesso di trovare altre munizioni e droga destinata allo spaccio nella “piazza” di Robecchetto con Induno, per i quali sono stati denunciati a piede libero un 48enne detto katanga e suo figlio 23enne. È stato infine arrestato un 53enne detto frio.

Interrogato dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra, il gorilla ha poi confessato tutto, assumendosi la responsabilità dei dieci colpi esplosi la notte tra il 9 e il 10 maggio e del tentativo della sera precedente, dicendosi mosso dalla gelosia per una presunta relazione del tessitore con la sua compagna. L’uomo non ha però fornito elementi utili al ritrovamento delle armi, acquistate a Milano da non meglio identificati venditori e poi smembrate e gettate nel fiume dopo l’utilizzo.

Pubblicato il 04 Agosto 2021
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