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Il pianista Marcello Pennuto in concerto a Somma Lombardo

Il concerto inaugurale che segna il ritorno alle attività concertistiche degli Amici della chiesa di San Vito a Somma Lombardo

Marcello Pennuto direttore orchestra

Nella storica chiesa di San Vito a Somma Lombardo si trova ora un antico pianoforte di fine Ottocento completamente restaurato. Verraà inaugurato dal pianista gallaratese Marcello Pennuto con un concerto che segna il ritorno alle attività concertistiche degli Amici della chiesa di San Vito dopo il lungo lockdown. L’appuntamento è per sabato 9 ottobre alle 21.

Il programma

W.A.Mozart Sonata in Re magg K 576
L.van Beethoven Sonata op 2 n 1 in fa minore
F.Chopin Notturno in si b min op. 9 n. 1
Valzer in mi b magg. op. 18
Notturni op 15 n. 1 e 2
Valzer in la minore op 34 n.2
Valzer op. 48 n. 1
Polacca n 1 in do diesi min.
F.Liszt Rapsodia ungherese n.9 “Pesther carnaval”

La prima parte vuole evidentemente segnalare una sorta di “passaggio di consegne” tra Mozart e Beethoven trattandosi dell’ultima sonata del primo e della prima del secondo. La sonata di Beethoven è dedicata ad Haydn ( “papa’ Haydn come lo chiamava lui) di cui, non tutti sanno, Beethoven fu allievo per un periodo relativamente lungo e lo aiutò anche in faccende domestiche. Tra gli innumerevoli documenti rimasti vi un foglio sul quale Beethoven aveva annotato la spesa che avrebbe dovuto fare per il maestro con tanto di importi per ciascun articolo. Vero è che già in questa prima sonata Beethoven è inconfondibile nell’espressione e nel modo assolutamente innovativo di trattare lo strumento e le forme compositive.

Vi è anche un Polacca semnpore del primo periodo che non poteva mancare essendo la lontananza dalla patria una nota costante nella vita di Chopin e che trova nelle polacche i punti più coinvolgenti della sua ispirazione. La seconda parte invece è dedicata ai due grandi del pianoforte dell’800, tra l’altro per moltissimi anni amici con tanti momenti di vita condivisi insieme. Nello specifico si tratta, per Chopin, di Notturni e valzer scelti tra i primi in ordine cronologico, ma con il notturno op 48 n. 1 che segna ormai la chiusura della sua vicenda artistica ed umana. Di Liszt la tecnicamente terribile e musicalmente complessa Rapsodia n. 9 che egli dedicò al Carnevale di Pest (una delle due parti in cui allora era divisa la città di Budapest. Si tratta del corrispettivo della Polacca di Chopin, nel senso che Liszt (in questa ed in tutte le Rapsodie) lascia intravedere un legame con la patria originaria almeno altrettatnto forte di quello del suo caro amico per la Polonia.

Il concerto sara’ condotto con una guida all’ascolto

Pubblicato il 27 Settembre 2021
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