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Le imprese varesine sono tornate a investire

Sul portale OsserVa un’indagine dell’Ufficio Studi e Statistica di Camera di Commercio. Diminuiscono i problemi di liquidità, cresce la volontà di rilanciare la produzione

economia

Nel secondo trimestre 2021 le imprese varesine hanno aumentato la propensione all’investimento: il 61% delle aziende industriali e il 44% di quelle artigianali interpellate nell’ambito dell’analisi congiunturale relativa al periodo aprile-giugno hanno dichiarato di aver fatto ricorso al credito per rilanciare la produzione. Percentuali che, nell’arco di un anno, si sono incrementate rispettivamente di 10 punti per il mondo industriale e di 8 per quello dell’artigianato.

«Questi dati – spiega il presidente di Camera di Commercio, Fabio Lunghi – sono un altro segnale di come, dopo le indubbie difficoltà del trimestre primaverile 2020 caratterizzato da un aspro lockdown, il nostro sistema economico si stia rimettendo in moto. Da sempre, lo sforzo d’innovazione e quindi la volontà d’investire sono uno dei segni distintivi del DNA del mondo imprenditoriale varesino. Questo ricorso a risorse finanziarie indirizzate allo sviluppo produttivo è indice di come si voglia tornare a progettare il futuro della propria azienda».

Non è un caso, insomma, che il sentiment degli stessi imprenditori interpellati nell’indagine ci dica come sia in decisa discesa la percentuale di chi esprime preoccupazione rispetto alla capacità di rimborsare il credito acquisito lo scorso anno: solo il 4% nell’industria e il 6,5% nell’artigianato.

«Questo riscontro – riprende Lunghi – ci conferma della lungimiranza della scelta di Camera di Commercio in tema di sostegno al credito d’impresa: nell’arco degli ultimi due anni abbiamo stanziato oltre 2 milioni per contributi alle imprese volti alla riduzione del pricing dei finanziamenti bancari concessi per operazioni di liquidità o investimento».

fabio lunghi

Entrando nel merito dell’indagine condotta dall’Ufficio Studi e Statistica di Camera di Commercio e pubblicata sul portale OsserVa, si scopre come negli ultimi dodici mesi sia migliorato il giudizio sull’accesso al credito: così, rispetto ai tempi di valutazione ed erogazione del prestito, ma anche al tasso applicato e alle garanzie richieste, gli imprenditori industriali e artigiani varesini hanno espresso una valutazione che, tra il 2020 e il 2021, è cresciuta di circa dodici punti percentuali quanto a positività. In particolare, la quota di industriali che, in media ritengono adeguato l’accesso al credito è salita dal 71,7% all’83,5% mentre per gli artigiani si passa dal 66,6% al 78,5%.

Restano, peraltro attenuate, alcune criticità che riguardano i costi accessori e la quantità di credito concesso. Inoltre le imprese varesine esprimono forte preoccupazione rispetto all’aumento dei costi del magazzino, in particolare legato ai problemi di approvvigionamento, alla scarsità di materie prime e alle difficoltà nei trasporti. Non mancano, poi, elementi d’apprensione rispetto ai costi di adeguamento e implementazione dei protocolli di sicurezza. Sono questi i fattori che, ora, spingono le imprese a ricorrere a strumenti di sostegno finanziario.

Intanto, i prestiti del sistema bancario varesino, sempre allineati alla fine del secondo trimestre di quest’anno, s’attestano a 20 miliardi e 159 milioni di euro, in crescita del 2,3% rispetto all’analogo periodo del 2020. Di questi, 7 miliardi e 200 milioni sono stati destinati alle imprese: qui l’incremento è stato del 4%.

Continuano a crescere, infine, anche i risparmi: al 30 giugno sfioravano quota 26 miliardi, quando nel 2020 erano di 23 miliardi e 700 milioni.

Pubblicato il 10 Settembre 2021
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