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Giovani per lo sviluppo sostenibile, nasce a Busto Arsizio “Il domani che vorrei”

Realtà affermate come Stoà, Gagarin, associazione Christian, Villa Restelli, Pachamama si uniscono e provano a coinvolgere altri giovani per raggiungere gli obiettivi dell'agenda 2030 dell'Onu

sviluppo sostenibile

“Ripensa la città insieme a noi!” è il titolo dell’incontro organizzato dall’officina del “Domani che vorrei”, una rete di associazioni del territorio bustese che hanno in comune una serie di obiettivi di sviluppo sostenibile per il territorio. Di questa rete fanno parte Associazione Christian Onlus, Centro Giovanile Stoà, Circolo Gagarin, Comunità PachaMama e Villa Restelli che chiamano a raccolta tutti coloro che si vogliono impegnare a raggiungere gli obiettivi dell’agenda 2030.

«Siamo nel 2021, un anno che si sta rivelando complicato, ci sta ponendo di fronte a molte sfide, stiamo ripensando la nostra vita e le nostre abitudini. Ma è proprio da una crisi che possono nascere nuove opportunità e speranze! Abbiamo ancora 9 anni per raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030» – fanno sapere.

Nel 2015 tutti i paesi dell’ONU hanno sottoscritto l’Agenda 2030 per promuovere uno sviluppo sostenibile globale. Al suo interno sono presenti 17 obiettivi, chiamati Sustainable Development Goals, da raggiungere entro il 2030 con l’impegno concreto di tutti i governi aderenti e di ognuno di noi.

«Entro il 2030 siamo tutti coinvolti per raggiungere un maggiore benessere, ecosostenibilità, ecosolidarietà e pace per il nostro pianeta e per ognuno dei suoi abitanti. Nessuno escluso. Per questo noi, che da diversi anni operiamo sul territorio per promuovere occasioni di incontro e confronto per la comunità, abbiamo scelto di unire le forze per essere insieme trasformativi e creare collaborazioni inclusive».

L’idea è di facilitare e supportare il dialogo tra realtà sensibili e già attive sul territorio e di coinvolgere giovani e cittadini offrendo occasioni di confronto su diverse tematiche legate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 11 (Città e comunità sostenibili) e 13 (Lotta contro il cambiamento climatico).

«Il 6 novembre – proseguono i promotori – creeremo dei tavoli di lavoro, delle “officine”, in cui promuoveremo progettualità inclusive e condivise, iniziando a ragionare insieme, con l’intermediazione di realtà esperte come Strada per tutti, Copaiba Project, Slow Food Valle Olona, Recup e FreeToChange su temi come la mobilità sostenibile, mondo vegetale / verde urbano, cibo e sostenibilità, socialità e partecipazione inclusiva in città».

La prima officina si terrà al Circolo Gagarin (Via Galvani 2bis, Busto Arsizio) dalle ore 14.45 alle 17. I prossimi appuntamenti saranno costruiti insieme, in base agli interessi e proposte dei partecipanti. «Speriamo che questa proposta possa creare interesse e che possa essere un’opportunità di confronto per la cittadinanza».

Per iscriversi basta cliccare al seguente link: https://forms.gle/gtobG24kDfgvrVTd6

Per l’ingresso al Circolo Gagarin è richiesto Green Pass e una quota di tesseramento ARCI di 10€ (valido per tutto l’anno 2021/2022), oppure rimane valida la tessera del 2020/2021 se già la si possiede.

Per qualsiasi informazione, visita il sito www.ildomanichevorrei.it, oppure scrivere a ildomanichevorrei@gmail.com o tramite le pagine social delle associazioni che fanno parte della rete.

Pubblicato il 22 Ottobre 2021
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