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Le parole giuste: una settimana per parlare del lutto perinatale

Si dice che non ci sono parole, di fronte alla perdita di un bambino alla nascita. L'associazione I barattoli della memoria vuole superare lo stigma e diffondere la cultura per affrontare il lutto

Giornata del lutto perinatale

In occasione della settimana della consapevolezza per il lutto perinatale l’associazione di Cassano Magnago “I Barattoli della Memoria” lancia l’iniziativa social #illessicodelbabyloss per divulgare una maggior consapevolezza in merito al lessico che accompagna questo evento traumatico.

Durante i prossimi giorni e fino a venerdì 15 ottobre, giorno che globalmente è riconosciuto come “Babyloss awareness day”, i social dell’associazione promuoveranno una campagna di sensibilizzazione sul corretto utilizzo dei termini relativi al lutto perinatale, ovvero il lutto che colpisce un bimbo durante la gestazione (fra la 28 settimana e il momento del parto) e fino a 7 giorni dopo la nascita.

«Si tratta di un tema ancora molto delicato e da molti considerato un tabù – conferma la presidente Valentina Zanotto – ma che per chi lo sperimenta diventa un tema molto sentito».

Troppo spesso la paura di parlare o lo stigma intorno alla morte di un bambino, ancora di più di un bimbo che sta per nascere, crea un cortocircuito che impedisce ai genitori di parlare liberamente del loro figlio e tende ad allontanarli dal contesto sociale che li circonda, proprio nel momento in cui invece avrebbero più bisogno del sostegno e del supporto di famigliari e amici.

Occorre ripensare la cultura del lutto, soprattutto del lutto che colpisce le famiglie proprio nel momento in cui pensano di poter cominciare una nuova vita insieme al piccolo che deve venire al mondo e che invece si trovano a lasciare l’ospedale a braccia vuote, e purtroppo ancora oggi in alcuni casi senza nemmeno aver potuto vedere il loro bimbo. 

«Siamo nati come associazione sul territorio proprio con l’obbiettivo di aiutare le famiglie che sperimentano il lutto perinatale – prosegue Zanotto – e in questa settimana, dopo quasi due anni di difficoltà per gli eventi in presenza e gli incontri, speriamo di riportare l’attenzione su questo tema, che le statistiche dicono riguardare circa 4 nati ogni 1000. Questa iniziativa social vuole essere il nostro piccolo contributo informativo e divulgativo non solo per i genitori che attendono con trepidazione il 15 ottobre, ma soprattutto per i loro famigliari, amici e parenti che si approcciano alla tematica con un punto di vista esterno, per dar loro qualche strumento in più che li aiuti nello stare vicino ai propri cari in un momento così tragico».

Pubblicato il 12 Ottobre 2021
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