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“Longobardi votò due volte per la sfiducia a Cassani. Perché oggi ha cambiato idea?”

L'ex leader dei 9.9, dopo lo sfaldamento della lista civica, è passato nelle file di Forza Italia e ora è vicesindaco e assessore al commercio. Giovanni Pignataro (Pd) lo incalza: "In politica si cambia idea, ma si deve spiegare le ragioni"

Giunta Gallarate

«Nella vita e in politica si può cambiare idea ma, se si ha un ruolo pubblico, si devono spiegare i motivi. Altrimenti diventa tutto una rincorsa alla cadrega». Giovanni Pignataro, consigliere comunale del Pd, chiede al neovicesindaco Rocco Longobardi di spiegare le ragioni del passaggio dalla ferma opposizione al sindaco Cassani alla nomina a vicesindaco.

«Leggo il post di Rocco Longobardi che ringrazia il sindaco Cassani per la nomina ad assessore al commercio e vicesindaco. Mi rallegro della sua gratitudine che mi induce a qualche domanda: che cosa lo ha indotto ad abbandonare la sua lista civica per candidarsi in Forza Italia? Che cosa ad abbandonare la sua proclamata “libertà civica” per prendere una tessera di partito?».

Longobardi ha iniziato la sua esperienza politica con la lista civica La Nostra Gallarate 9.9, che però (già a inizio 2021) si è mostrata divisa di fronte alla sfida che si profilava tra un campo – di centrodestra – favorevole a Cassani e un campo – di diversa collocazione politica – ostile al sindaco uscente (il «referendum su di me», per citare lo stesso Andrea Cassani al momento della vittoria). Longobardi, dopo aver ventilato un addio alla politica, ha infine scelto di candidarsi, passando nelle file di Forza Italia, candidandosi come indipendente e poi tesserandosi anche per il partito di Berlusconi.

Il post a cui si riferisce Pignataro è quello successivo alla nomina: «Grazie allo stupendo risultato elettorale il sindaco mi ha assegnato il ruolo di assessore nel settore che più sento di mia appartenenza, il commercio e attività produttive» scriveva mercoledì scorso l’ex leader dei 9.9, che ringraziava appunto anche Andrea Cassani e il partito di Forza Italia.

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Pignataro ricorda anche una serie di passaggi in cui Longobardi ha formalizzato le sue critiche (allora aspre) al sindaco: «Perché dopo avere votato per ben due volte nel 2019 per la sfiducia a Cassani, dopo l’arresto di Caianiello e l’indagine sul sindaco, adesso si è candidato per sostenerlo? E perché poco prima votò a favore del pgt delle tangenti? Si ricorda i suoi interventi in consiglio contro gli eccessi verbali del sindaco? Che cosa farebbe da vicesindaco se si verificassero oggi davanti ai suoi occhi?».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 25 Ottobre 2021
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