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La moda “griffata” nasce al tempo degli Impressionisti: al Maga gli abiti indossati dalle donne parigine

Nell’ambito della mostra dedicata agli Impressionisti, una sezione, curata da Virginia Hill, presenta degli stupendi esemplari di abiti di grande sartoria perfetto esempio di dinamica espressione di novità e cambiamento

Arte - Mostre

Quando si parla di modernità a Parigi ai tempi degli Impressionisti, non si può non citare la moda come perfetto esempio di dinamica espressione di novità e cambiamento. Così come l’arte esce dagli schemi accademici per esplorare molteplici nuove vie d’espressione, durante la seconda metà dell’Ottocento anche la moda vivrà una vera e propria rivoluzione. Nella mostra “Impressionisti. Alle origini della modernità” in corso al Museo Maga di Gallarate fino a gennaio 2022 sono esposti degli stupendi esemplari di abiti di grande sartoria indossati dalle donne parigine nella sezione curata da Virginia Hill, storica della moda.

Le opere in mostra dei maggiori rappresentati dell’Impressionismo sono accompagnate da preziosi abiti da cerimonia originali di fine Ottocento, provenienti da una straordinaria collezione privata, già di proprietà della regina di Portogallo e di nobildonne francesi, e da vetri Art Nouveau che testimoniano la moda e la modernità della Pa-rigi fin-de-siècle.

La moda nel XIX secolo viene a rappresentare le molteplici possibilità di una nuova identità in una nuova epoca. La moda incarna “la modernità” per la società parigina dell’epoca e fu di strategica importanza nel ricostruire la società all’indomani della Rivoluzione Francese.

In mostra è esposto un abito di color verde salvia scuro di alta sartoria, probabilmente di origine italiana. La qualità della seta e i dettagli raffinati come le maniche a gigot d’agneau riprese a più “sbuffi” nella parte inferiore, fanno di questo abito un ottimo esempio di indumento indossato per eventi mondani durante la giornata.

L’interesse per la moda da parte della società ottocentesca francese è legato allo sviluppo industriale del periodo. La modernità è concepita come un continuo rinnovarsi ed evoluzione tecnico – stilistica prenderà slancio anche dalle sfere più alte del sistema moda, ovvero il mondo dell’Alta Moda.

L’elegante abito blu di manifattura francese è composto da tre pezzi realizzati in seta duchesse blue notte, particolarmente luminosa. Il corpetto con un’ampia scollatura e le maniche sono decorati in merletto di tipo duchesse de Bruges di colore chiaro, creando un effetto decorativo e volutamente settecentesco.

LA MOSTRA

Fino a gennaio 2022, il Museo MA*GA di Gallarate (VA) ospita la mostra con oltre 180 opere dei maggiori esponenti dell’Impressionismo, da Courbet a Pisarro, da Degas a Manet, da Monet a Renoir, da Cézanne a Sisley, a molti altri, provenienti da collezioni private italiane e francesi e da alcune importanti realtà museali italiane come Palazzo Te di Mantova.

L’esposizione è un percorso di scoperta delle trasformazioni della cultura visiva europea nella se-conda metà del XIX Secolo e racconta, come scrive Emma Zanella, “la definitiva uscita dell’arte dal regno del mito e la sua compromissione con la vita moderna, terreno in cui cercare la nuova bellezza”. Le opere del Realismo, dell’Impressionismo e del Post-Impressionismo dialogano inoltre con le arti applicate, la moda, la musica e la letteratura: infatti a guidare il visitatore sono alcuni grandi poeti e scrittori ai quali è stato affidato il compito di superare i confini resistenti dei generi creando echi di relazioni, ricordi, pensieri. Poesia e pittura, dunque, rappresentano prima di tutto una dialettica, un’apertura di senso e di sensi.

IMPRESSIONISTI. Alle origini della modernità
Gallarate (VA), Museo MA*GA (via E. De Magri 1)

ORARI DELLA MOSTRA
Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 10.00 – 18.00, Sabato e domenica: 11.00 – 19.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura. Giorni e orari di apertura potrebbero subire variazioni nel rispetto delle disposizioni governative.
È obbligatorio indossare la mascherina e osservare le disposizioni di sicurezza previste.

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Pubblicato il 19 Novembre 2021
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