Di Donna e Mazzetti, i campioni del tiro a segno a Busto Arsizio per Shooting Academy
La società bustocca ha ospitato ila medaglia d'oro di Atlanta '96 e il campione europeo hanno tenuto uno stage nella sede dell'associazione sportiva bustocca
“Create Culture”. Creare Cultura. Questa è la scritta riportata sotto al logo di Shooting Academy ASD, e sabato 8 gennaio è proprio quello che è avvenuto presso la struttura di Via Generale Fanti.
Per l’intera giornata la città di Busto ha avuto l’onore di ospitare il campione olimpico di Atlanta ’96 Roberto Di Donna per una stage di tiro a segno della specialità che l’ha consacrato nell’olimpo dello sport italiano, la pistola a dieci metri.
Insieme a lui è intervenuto anche Riccardo Mazzetti, gallaratese di origine, campione europeo a Bologna 2019 e detentore del record del mondo di pistola automatica. Dieci i corsisti, venti gli uditori, il massimo che la struttura per le normative Covid poteva ospitare, ma una lunga lista di persone che fino all’ultimo hanno sperato che si liberasse un posto, ma che sicuramente avranno modo di partecipare alle prossime occasioni.lefoto id=1273165]
«Da quando abbiamo postato la locandina dell’evento sui nostri social, nel giro di un’ora avevamo già terminato i posti, in due la lista d’attesa era triplicata. Abbiamo ricevute richieste da parte di alcuni tiro a segno che chiedevano di riservare tutti e dieci i posti per i loro tiratori, ma abbiamo preferito rendere il più eterogenea possibile la provenienza dei corsiti. In questo modo rendiamo la cultura più accessibile e diffusa in tutto il territorio», afferma Riccardo Armiraglio, presidente dell’Associazione e atleta della nazionale di tiro a segno con la carabina.
«Roberto non propone solo uno stile tecnico di tiro, ma anche tattico, di approccio alla gara, di mentalità agonistica e insegna e trasmette quei valori di cui andiamo fieri; incoraggia i giovani tiratori a “rubare” dai migliori, a sperimentare, ad essere audaci e ricorda sempre come i successi si costruiscano avendo fame agonista e voglia di sacrificio. Ho conosciuto Roberto al primo raduno con la nazionale juniores, nel 2013 e ne sono rimasto folgorato. È un grande tecnico, un grande comunicatore e condividiamo la stessa visione di sport e progettualità. Sono rimasto davvero lusingato nel sentirgli dire che vede il nostro progetto come qualcosa di innovativo».
Nei prossimi mesi Shooting Academy organizzerà altri eventi, oltre a vedere l’attività ordinaria ricca di impegni, garantendo così l’apertura ai proprio soci sette giorni su sette.
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