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Il prof. Gioseffi racconta a Gallarate i “post” di Valerio Massimo

Sabato pomeriggio al Museo degli Studi Patri una lectio magistralis del docente di Letteratura latina dell'Università di Milano, dedicato al particolare genere dell'aneddotica

Generica 2020

Si può immaginare un autore del primo secolo dopo Cristo su Instagram? Forse detta così finisce a banalizzare il tema, ma è curiosa e interessante la provocatoria lettura che il professor Massimo Gioseffi porta con la sua lectio magistralis a Gallarate, ospitata sabato 9 aprile al Museo degli Studi Patri: leggere il genere letterario dell’autore latino Valerio Massimo (l’aneddotica) accostandolo alle modalità con cui molti giovani ricavano informazioni episodiche attraverso internet e i social.

La lectio magistralis viene proposta alla vigilia del certamen latino “Non Omnis Moriar”, che vede sfidarsi gli studenti dei licei del Varesotto e dell’Alto Milanese, che tra fine aprile e metà maggio vedrà le diverse prove. «Il certamen è un concorso riservato agli studenti delle classi seconde del liceo, attraverso una prova di traduzione» spiega la professoressa Chiara Cardani, del liceo classico di Gallarate (le altre scuole coinvolte sono il Crespi di Busto Arsizio, il Cairoli di Varese, il Legnani di Saronno e il Volta di Como).

«Il professor Gioseffi è il presidente della Commissione del certamen dall’inizio, tredici anni fa. Questa della lectio magistralis è una novità, voluta dall’avvocato Massimo Palazzi».

«Ho pensato che l’iniziativa fosse un’ottima occasione per una sinergia culturale» aggiunge Palazzi, che ha coinvolto nel supporto al concorso il Lions Club Gallarate Host, che supporterà economicamente i premi per i ragazzi, l’Associazione Amici dei Licei-Fondo Giacomo Taravella e la Studi Patri, che ospiterà appunto la lectio magistralis si sabato (inizio alle ore 17) negli spazi del “chiostrino” di via Borgo Antico.

L’ospitalità offerta dalla Studi Patri costituisce anche un’occasione per visitare il museo, gratuitamente e con l’ausilio dei ragazzi stessi come guide.

Il certamen Non omnis moriar

La lectio di sabato 9 aprile è appunto un momento aperto a tutta la cittadinanza in cui tocca a Gallarate ospitare il certamen Non omnis moriar. «La prova proposta agli studenti – continua la professoressa Cardani del liceo classico di viale dei Tigli – è prima di tutto una traduzione: per anni abbiamo proposto Cesare, dal De bello gallico o dal De bello civili. Da un paio d’anni scegliamo invece un passo di Valerio Massimo. I ragazzi oltre alla traduzione devono rispondere anche ad alcune prove di comprensione».

Il 28 aprile si terrà la prova di preselezione, attraverso cui ogni liceo esprimerà un finalista, che passerà poi da una ulteriore prova il 14 maggio, da cui uscirà poi la classifica dei tre vincitori.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 08 Aprile 2022
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