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La Croce processionale di Arsago Seprio riemerge dalla soffitta della sagrestia e sarà riportata all’antico splendore

Per gli arsaghesi sarà l’occasione per riappropriarsi di un tesoro rimasto a lungo nascosto: il territorio si mobilita per recuperare anche le formelle della via Crucis legate alle famiglie storiche del Paese

croce processionale arsago seprio

Relegata in una soffitta della sagrestia e solo ora riportata alla luce e sul punto di essere restituita al culto dei fedeli: è quello che accade alla Croce processionale della Basilica Prepositurale di San Vittore ad Arsago Seprio, bene coinvolto in un progetto di restauro e fruizione messo in campo grazie al finanziamento di Fondazione Comunitaria del Varesotto con il bando Tesori Nascosti 2021.

È appena partita l’opera di restauro di questo manufatto che fu in uso per le celebrazioni liturgiche fino alla metà del secolo scorso: si tratta di una croce processionale risalente all’inizio del XIX secolo, ma solo un esame più approfondito in sede di restauro potrà dare dei riscontri più precisi. È molto probabile che si tratti di una croce utilizzata per celebrazioni in movimento, come processioni o Vie Crucis: una foglia d’oro copre interamente la croce e buona parte del Cristo, che, nonostante gli interventi successivi e lo sporco, pare essere di buona fattura.

Oltre all’intervento di restauro conservativo il progetto vuole riportare la croce alla pubblica fruizione e all’utilizzo liturgico in occasione delle celebrazioni delle Vie Crucis così come di altre cerimonie, seppur non in movimento, per la sua fragilità. Proprio per questa ragione al suo restauro si accompagna anche quello delle 14 stazioni della via Crucis che dal 1939 ornavano le pareti della Basilica. Quest’ultimo intervento sarà sostenuto grazie alla generosità del gruppo Rotary La Malpensa (Gallarate – Busto A. – Legnano) e delle famiglie eredi di quelle donatrici. In questo modo la comunità locale si unisce idealmente nel progetto della Fondazione e lo completa, nella consapevolezza che per storia, collocazione e caratteristiche architettoniche la Basilica di Arsago è un patrimonio di un territorio molto più vasto di quello comunale.

Il restauro della croce processionale si pone due obiettivi principali. Da un lato si vuole salvaguardare un bene culturale, ridonandolo alla vista dei fedeli e dei visitatori, dall’altro riportare “in uso” un tesoro oggi nascosto, che per quasi un secolo è stato parte integrante della vita della comunità. Così, al termine del restauro e dell’esposizione nella mostra in programma in autunno al Castello di Masnago, la croce sarà oggetto di una serie di iniziative di promozione, in particolare coincidenti con il periodo liturgico della Quaresima del 2023. Obiettivo? Far conoscere il restauro e i beni stessi, all’interno di occasioni speciali legate alla liturgia, ma anche a concerti ad hoc da tenersi nella bellissima cornice della Chiesa risalente agli inizi del XII secolo e creando così occasioni per tutta la comunità locale per poter vivere le bellezze del territorio.

«Ci sono oggetti, paesaggi, manufatti che accompagnano sempre il nostro orizzonte quotidiano. Ci sono invece altre realtà che restano celate a lungo, dimenticate, neppure più ricordate – dice il Prevosto, Don Giuseppe Bai – . Quando lo sguardo si fa strada e scopre sotto i segni del tempo le tracce di un passato che ancora racconta della vicenda di una Comunità e si ha la fortuna di essere aiutati a far emergere dall’ombra i colori e i toni vivi di una storia concreta che ancora si fa vicina e parla, allora nasce, forte, la riconoscenza. È questo il caso del nostro Crocifisso processionale. Ecco, dunque, la riconoscenza: si riconosce il dono di un legame che si rinnova con coloro che ci hanno preceduto; si riconosce di essere portati sulle spalle di un gigante; si riconosce che solo insieme e in rete possiamo fare cose nuovamente grandi. E ci si apre alla gratitudine».

Pubblicato il 08 Aprile 2022
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