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Prende forma il “porto” di Tornavento

A pochi mesi dall'approvazione del progetto, sta diventando visibile l'imbarcadero sul canale, realizzato dal Consorzio ET Villoresi. A quando una crociera?

imbarcadero Tornavento

Giorno dopo giorno, sta prendendo forma il “porto” di Tornavento, l’imbarcadero sul canale Villoresi, appena sotto la piazzetta del paesino, collegata con scalinata.

Il progetto ve l‘avevamo raccontato qualche mese fa: si tratta di un intervento curato dal Consorzio ET Villoresi, che gestisce le vie d’acqua intorno a Milano, tra cui appunto il canale che dal Ticino porta verso la Brianza e poi all’Adda.

Le immagini mostrano la nuova fase di lavori, con tanto di decorazione del pontile con l’indicazione Tornavento, a servizio del microscopico villaggio affacciato sulla valle del Ticino, frazione del Comune di Lonate Pozzolo.

imbarcadero Tornavento

L’idea del consorzio ET Villoresi è di attivare un primo tratto di linea tra Panperduto e Tornavento., due punti di grande valore turistico e ricreativo: Tornavento con la sua piazzetta e l’accesso alla preziosa area di brughiera di via Gaggio. Il Panperduto invece è un luogo di particolare fascino, alla diga che dà origine al Canale Industriale e al Villoresi, dove si trova anche una chiusa per la navigazione, che consente l’accesso venendo dal Ticino (nel tratto a monte tra fiume e diga si è già sperimentata una crociera piuttosto apprezzata). Sempre al Panperduto si trova anche il Museo delle acque italo-svizzere.

tornavento lavori Lonate Pozzolo
Il render del pontile di Tornavento, come sarà a fine lavori

La navigazione sul Villoresi è una novità: a differenza del naviglio Grande (e degli omologhi Pavese e Martesana) non è nato come canale navigabile ma come canale per l’irrigazione, una funziona ancora fondamentale. Gli interventi per la navigazione fanno parte dei progetti di valorizzazione del Consorzio ET Villoresi. Ma di questo vi parleremo meglio in futuro.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 28 Aprile 2022
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