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Giro, la Eolo-Kometa conquista la maglia della montagna con Diego Rosa

Sul Blockhaus vince l'australiano Hindley davanti a Bardet e Carapaz: il corridore piemontese è primo su tre GPM e si veste di azzurro. E rivela: "Nel contratto ho un premio per questa maglia"

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Il temutissimo giorno del Blockhaus, la lunga e durissima salita in terra abruzzese messa a fare da spartiacque del primo terzo di Giro d’Italia, sorride all’australiano Jai Hindley che conquista la tappa battendo in volata un drappello di sei uomini con i grandi favoriti per la maglia rosa.

Il corridore della Bora-Hansgrohe anticipa infatti (nell’ordine) Romain Bardet, Richard Carapaz, Mikel Landa, Joao Almeida e un favoloso Domenico Pozzovivo, capace di resistere tra i big e addirittura di provare la stoccata in un paio di occasioni. All’elenco manca soprattutto Simon Yates: il britannico della BikeExchange si è staccato presto e ha preso oltre 11′ uscendo così dai pretendenti al Giro. Poco meglio per Giulio Ciccone respinto con perdite dalle strade di casa. Bene invece Vincenzo Nibali che ha perso le ruote dei primi solo negli ultimissimi chilometri e ha pagato solo 34″ arrivando ottavo all’arrivo.

La maglia rosa resta sulle spalle dello spagnolo JuanPe Lopez della Trek-Segafredo, eroico nella difesa del primato e 15° a 1’42” dal vincitore: Lopez ora comanda la corsa con 12″ su Almeida, 14″ su Bardet e 15″ su Carapaz. Salterà la prossima volta, probabilmente, ma intanto tiene con onore le insegne del primato arrivando al traguardo appena dopo Lorenzo Fortunato. Bravo il capitano della Eolo-Kometa dopo le incertezze di inizio Giro: stare con i migliori era quasi impossibile, ci ha provato ed è arrivato poco dopo (14° a 1’42”), in linea con l’obiettivo finale di provare a ottenere la top ten.

Parliamo però di Eolo perché la squadra con matrice varesotta oggi ha colto un grande risultato: al termine della tappa Diego Rosa ha indossato la maglia azzurra di re degli scalatori. Un’impresa costruita con pazienza: il corridore piemontese aveva preso i primi punti (pochi) nella lunga fuga solitaria di qualche giorno fa ma oggi ha fatto letteralmente il pieno. Rosa è transitato primo ai GPM di Rionero Sannitico, Roccaraso (di 2a categoria) e soprattutto del Passo Lanciano di prima categoria: compresi i primi punticini fatti sul Macerone il corridore della Eolo ha incamerato 80 punti in un solo giorno e ora guida con 83 la classifica degli scalatori, 14 in più dell’olandese Bouwman che era leader sino a oggi.

Lunedì la carovana riposerà: si riprende a correre martedì 17 da Pescara a Jesi ma, percorso alla mano, Rosa dovrebbe mantenere il primato della montagna almeno per qualche giorno. Una grande soddisfazione per un obiettivo che in casa Eolo sentono in modo particolare.

«Questa maglia la dedico a mia moglie, perché non mi ha mandato a quel paese nella settimana prima del Giro – spiega Rosa dopo l’arrivo – Sapete, in quei giorni lì c’è un po’ di tensione, io mi alleno e poi mi riposo, in casa non faccio niente e la moglie sopporta. Quindi, davvero, la dedico a lei. E poi la dedico anche a me stesso perché arrivo da due anni difficili, da un periodo in cui ho buttato giù tanto fango e non ero più me stesso. Essere qui, essere in questa squadra che mi fa stare bene e mi fa sentire importante, essere in questo gruppo per me è tutto. E per me è bellissimo riscoprire la bellezza di una fuga, la voglia di fare un po’ di spettacolo, di provarci. Se difenderò questa maglia? Vi svelo un segreto: quando mi sono accordato con la Eolo-Kometa ho chiesto di inserire un premio per la conquista della maglia azzurra al Giro. Quindi, ci penso da tanto a questa cosa qui. Certo, uno come Yates è uscito di classifica e potrebbe porsi questo come obiettivo, ma io gliela farò sudare».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 15 Maggio 2022
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