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In corsa o in bici d’epoca: la Crennese rende protagonista il ciclismo a Gallarate

La società fa il bilancio delle due principali iniziative 2022: duecento i ciclisti coinvolti il Gran Premio del 25 aprile e la manifestazione ciclostorica, che ha toccato tutta l'area verso i laghi di Varese e Comabbio

ciclostorica La Crennese

Tanti pedalatori in maglia di lana domenica scorsa a Crenna, per la ciclostorica organizzata dalla Società Ciclistica Crennese: oltre settanta gli appassionati di bici d’epoca che si sono presentati a Villa Delfina e si sono messi alla prova sul percorso che ha toccato le colline verso i laghi di Varese e di Comabbio.

La  ciclostorica La Crennese, inserita in un circuito lombardo con 14 prove, ha rappresentato il secondo evento di primavera per la società gallaratese, nata nel 1924: tra la gara per Esordienti del 25 aprile e la domenica d’epoca del 15 maggio sono stati coinvolti quasi duecento pedalatori.

La ciclostorica La Crennese 2022

Domenica 15 maggio gli abitanti di Crenna hanno guardato con una certa curiosità i pedalatori in maglie di lana e gomme di scorta a tracolla.
Il più anziano dei partecipanti – Angelo Cogliati, 84 anni – è arrivato da Lainate in bici, ma nella lista dei partecipanti c’erano anche veneti e due ciclisti arrivati da Genova. Numerosi anche i debuttanti a questo tipo di eventi, da Gallarate ma anche da altre zone di Lombardia.

«È stata una bella giornata, inserita nel circuito lombardo di questo genere di manifestazioni» dice Danilo Barban, presidente della Crennese, società nata nel lontano 1924 e rimasta sempre attiva come società affiliata alla Federazione Ciclistica Italiana.

La seconda edizione della ciclostorica, dopo lo stop di due anni per la pandemia, ha proposto due distinti percorsi. Quello standard da 53 km è stato riconosciuto da molti come impegnativo, ma un terzo dei partecipanti ha voluto mettersi comunque alla prova anche con il percorso più movimentato: la “variante grimpeur” proponeva due salite in più, quella a tornanti nel bosco da Bernate a Casale Litta e quella sul Monte San Giacomo, tra Cuirone e Vergiate.

ciclostorica La Crennese

A dare energia ai pedalatori c’erano tre ristori: i primi due sono stati ospitati al porticciolo di Cazzago Brabbia e nel borgo di Varano Borghi. «In entrambi i casi sono stati allestiti in collaborazione con il Comune. A Varano poi è stato fondamentale anche il grande impegno anche della Pro Loco, a cui vanno i nostri ringraziamenti» continua il presidente Barban, sottolineando la novità del passaggio nel villaggio operaio di Varano, introdotta quest’anno come ulteriore elemento di ricerca di un percorso caratteristico.

Il terzo ristoro – il vero e proprio pranzo – si è svolto alla Cooperativa La Vittoriosa, nel cuore del delizioso villaggio di Cuirone, con spazio allestito appositamente.

ciclostorica La Crennese

Da Cuirone i partecipanti hanno poi fatto ritorno a Gallarate, non prima di un altro passaggio inedito, quello  dal settore sterrato di Centenate, con i viali alberati nei pressi della scuderia che hanno fatto da sfondo alle ultime foto (tutte le immagini saranno pubblicate sul sito crennese.wordpress.com e sulla pagina facebook SC Crennese).

La Crennese ciclostorica

Tra gli sponsor della giornata “storica” del 15 maggio anche la pasticceria F.lli Gnocchi, Elovorrei della famiglia Della Valle e il beer shop Barley House di Gallarate.

La gara Esordienti del 25 aprile

«Il raduno in bici d’epoca è il secondo evento della primavera del ciclismo a Crenna, dopo la gara del 25 aprile» dice Barban, facendo il bilancio di questi due eventi di primavera. «La terza edizione del Gran Premio – Trofeo Marco Limido alla memoria ha visto in gara 105 ragazzi nelle due prove, categorie Esordienti 1 e 2. Per la nostra società ha significato mobilitare oltre trenta volontari per assicurare l’organizzazione dell’evento e poi la sicurezza stradale nel giorno della gara, con la chiusura delle strade, attuata insieme alla Polizia Locale di Gallarate».

Gran Premio Crenna crennese

Va ricordato che il Comune di Gallarate ha concesso il patrocinio sia alla gara del 25 aprile sia alla manifestazione ciclostorica del 15 maggio.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 19 Maggio 2022
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