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Va in giro, ultima settimana al via: da Malnate a Porto Ceresio lungo il Parco della Valle Lanza

Una passeggiata immersi nel verde fra antiche cave, la ferrovia della Valmorea, il placido scorrere del fiume Lanza e il volo degli airioni

Alla scoperta della Valle del Lanza

Dopo cinque giorni in bicicletta, posteggiamo i mezzi a due ruote e re- infiliamo scarpe e scarponi per andare alla scoperta di un luogo magico della nostra provincia: il Parco della Valle del Lanza, da Malnate a Mendrisio, lungo quella che era la vecchia ferrovia della Valmorea. 


La tappa partirà dal comune di Malnate, dove si costeggeranno le rive del fiume Lanza, che da il nome all’omonimo PLIS (parco locale di interesse sovracomunale) che proprio quest’anno compie vent’anni. Il primo tratto è tutto pianeggiante e, stando alla destra del fiume e camminando sul sentiero più a monte (nel primo tratto sono due: uno vicino al fiume e uno circa 400 m più su), si possono incontrare diversi ingressi a delle grotte artificiali. E’ il “Monumento Naturale delle Cave di Molera di Malnate e Cagno”, sistema di cave dalle quali in passato è stata estratta l’arenaria (o molera), usata per la realizzazione di mole abrasive, come elemento decorativo e da costruzione. L’ingresso è vietato per motivi di sicurezza e proprio di recente è stata scoperta una nuova cava. 

Proseguendo qualche chilometro e dopo un piccolo ponticello che passa sopra una grossa ansa del fiume si arriva ai Mulini del Trotto, oggi custoditi da Fabio Facetti, il nostro accompagnatore ufficiale della tappa che li racconterà con passione. 

Proseguendo ci si addentra nella Valmorea vera e propria, attraversando il territorio di Rodero e quindi della Provincia di Como. Qui sorgeva la stazione della Valmorea, il cui edificio originale è stato demolito, ma è possibile vedere ancora la pompa di rifornimento dell’acqua, il sistema di scambi e poco più avanti il casello numero 14 di Rodero. Si procede quindi costeggiando la ferrovia e il torrente, ammirando sulla destra la stretta valle del Rio Scivescia con le caratteristiche cascatelle. Si proseguirà fino al confine elvetico e, passata “la ramina” si entrerà in Svizzera. ( Se vi state chiedendo cosa sia la ramina, ve lo abbiamo raccontato nella tappa 4

Camminando arriveremo fino a Mendrisio, da dove prenderemo il treno in direzione Porto Ceresio. Qui vi faremo vedere la casa galleggiante dove parte dello staff passerà la notte. Seguiteci!

I protagonisti:

Eleonora Martinelli, responsabile della sezione Econews, ambientalista a modo suo, sempre positiva ed energica:

Fabio Facetti

Neo pensionato, classe 1956, sempre in prima linea, dopo il servizio militare come Ufficiale di complemento degli Alpini per oltre trent’anni volontario presso una associazione di soccorso sanitario da dieci anni referente del Mulino Trotto e impegnato nella salvaguardia del nostro territorio. Scalatore della “domenica”ha raggiunto le cime più alte di tre continenti (Europa,Africa,America), 36 quattromila sulle Alpi, 5 cinquemila, 5 seimila e un settemila nel Pamir. Primo iscritto alla marcia non competitiva PreNimega (1972) ha corso la 100km del Sahara,del Passatore , la ultra maratona dell’Etna da quota 0 a 3000.

 

 

Pubblicato il 08 Maggio 2022
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