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Con Green School all’Aquilone di Cassano i piccoli imparano l’attenzione all’ambiente

L'approccio della scuola valorizza il contatto diretto con la natura e l'esperienza dei piccoli. Un metodo integrato anche nel progetto di educazione ambientale

Aquilone Cassano

Contatto diretto con la natura e le stagioni, attenzione alle pratiche ambientali, legame con la terra: alla scuola dell’infanzia L’Aquilone di Cassano Magnago la sensibilità ambientale, grazie al progetto Green School, radicato nella pratica quotidiana della scuola.

«La nostra scuola si ispira al Reggio Children Approach: un tipo di approccio pedagogico per la scuola dell’infanzia, nato e sviluppato in Italia grazie al pedagogista Loris Malaguzzi» spiegano dall’Aquilone. «Il bambino è un “soggetto di diritti” e produttore attivo della propria conoscenza. La conoscenza di sé e del mondo avviene e passa attraverso le relazioni con gli altri e il nostro ruolo come insegnanti è quello di promuovere questa relazione».

«Promuoviamo la formazione integrale della personalità dei bambini e delle bambine, per fare in modo che possano diventare persone libere, responsabili e attivamente partecipi alla vita sociale.  Accompagniamo i bambini e le bambine nel loro percorso di crescita; questo processo viene sostenuto anche dall’ambiente che per noi è un terzo educatore».

«Ogni spazio della scuola è studiato tenendo in considerazione gli obiettivi delle Indicazioni Nazionali ed è progettato con i bambini. L’insegnante osserva, lascia spazio alla voglia di ricerca e fa in modo che sperimentino in prima persona, senza mai intervenire come attore diretto ma accompagnandoli nel loro percorso di scoperta ed apprendimento.  Dal 2019 abbiamo deciso di aderire al Progetto Green School che ci ha permesso di riconoscerci come scuola “Green” dando un’identità a quello che facciamo e fornendoci la spinta ad aggiornarci e migliorarci costantemente. Quest’ anno abbiamo ottenuto la certificazione di classe A».

«Nella nostra scuola utilizziamo materiali che ci vengono donati dalle ditte (tubi di cartone, spolette, bobine, nastri…) per l’ allestimento e il gioco nei diversi angoli. Quindi quello che per altri è considerato scarto, per noi è un tesoro.Sia negli spazi educativi con obiettivi artistici, sia in quelli legati alla costruttività, usiamo inoltre molti materiali naturali che recuperiamo nel parco della nostra scuola».

«Viviamo il giardino tutto l’anno perché questo ci permette di metterci in relazione con la natura e con i suoi cambiamenti. Muniti di abbigliamento adeguato, i bambini possono fare ipotesi e apprendere, attraverso l’esperienza diretta, il mutamento delle stagioni ma anche i cambiamenti climatici (il freddo che aumenta avvicinandosi all’ inverno, la pioggia, la neve…). Crediamo molto nell’educazione all’ aperto perché stare all’aria aperta, insieme ai propri coetanei, accresce le capacità sociali dei bambini e delle bambine, che messi in un contesto diverso da quello dell’aula scolastica, sono spinti a stare in relazione con se stessi e con gli altri in modo differente. L’apprendimento nello spazio esterno è incentrato su: “ciò che faccio è ciò che ricordo”. Questo genera nei bambini un senso di responsabilità verso gli elementi viventi e il rispetto per la natura.  

«Progettiamo insieme ai bambini buone pratiche atte a ridurre, anno dopo anno, il nostro impatto sull’ambiente. Tutti i progetti partono spontaneamente in una sezione, ma sono condivisi con i bambini e le famiglie di tutte le classi in momenti di libero scambio di idee».

«Ogni intervento nasce dalla curiosità e dalle proposte dei bambini, tutte le mattine abbiamo un momento di Assemblea nel quale i bambini imparano ad ascoltarsi e a confrontare le loro idee. I progetti non si esauriscono al termine dell’anno scolastico, il nostro obiettivo è che i bambini interiorizzino ciò che hanno appreso e ogni intervento diventi quotidianità e routine. È un’eredità per i bambini che verranno in futuro».

«Seguendo i pilastri di Green School abbiamo attivato delle azioni per promuovere  cambiamenti nei nostri comportamenti sia a scuola che a casa.  Crediamo molto nell’importanza della condivisione e del fare rete, cercando di coinvolgere l’ amministrazione comunale e le associazioni del territorio. La mancanza di contatti diretti, a causa delle restrizioni legate all’ emergenza Covid, ci ha spinti, un anno fa, ad utilizzare il nostro sito e la nostra pagina Instagram come ponte per coinvolgere e tenere aggiornate le famiglie. Solo creando un legame e uno scambio di idee e di valori, si può crescere e migliorare ed è per questo che abbiamo deciso di raccontare la nostra esperienza affinché altre scuole possano aderire al progetto Green School».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 17 Giugno 2022
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