Quantcast

Importavano cocaina liquida, arrestati due narcotrafficanti tra Malpensa e Milano

Il composto reso altamente solubile era in grado di fruttare fino a 7 mila dosi pronte per essere immesse sul mercato dello spaccio di Varesotto e Milanese

Polizia e Guardia di Finanza

La coca liquida pronta ad essere immessa nel mercato che avrebbe una volta tornata in polvere reso fino a 7 mila dosi pronte ad essere immesse sul mercato.

Per questo i finanziari del comando provinciale di Varese hanno arrestato due persone e proceduto al sequestro di 7 Kg di cocaina liquida a conclusione di un’indagine che ha permesso di interrompere un traffico internazionale di stupefacenti proveniente dal Sud America verso l’Europa.

L’INDAGINE
La Finanza di Malpensa ha avviato l’operazione antidroga con l’arresto di un passeggero di nazionalità italiana proveniente da Montevideo (Uruguay), accusato di aver introdotto nel territorio nazionale oltre 7 Kg di cocaina liquida, occultata all’interno di contenitori di bevande alimentari con l’etichetta di olio di cocco e sciroppo di agave.

Le successive indagini, svolte sotto la costante direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, hanno svelato l’esistenza di un pericoloso sodalizio criminoso responsabile dell’attività delittuosa dove tra i soggetti implicati, emerge anche un ecuadoregno di spicco, già ricercato in ambito europeo.

IL COMPLICE
Le indagini di polizia economico-finanziaria, supportate dall’analisi dei trasferimenti di denaro, studio dei tabulati telefonici con l’informatica operativa, osservazioni, pedinamenti, accertamenti tecnici, nonché dall’utilizzo dei cani antidroga, hanno permesso di disvelare le comunicazioni che avvenivano per il tramite di applicazioni criptate e di eseguire un’ulteriore misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Busto Arsizio su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, nei confronti di un terzo soggetto ecuadoriano dimorante nel comune di Milano.

Quest’ultimo è stato appurato essere coinvolto nel tentativo di organizzare un’importazione di sostanza stupefacente fungendo da “referente”, ovvero da persona di riferimento in territorio nazionale per l’organizzazione.

LA COCA LIQUIDA
Per i narcotrafficanti, trasformare la “polvere bianca” in cocaina liquida è un processo semplice, perché questa droga è altamente solubile e può essere miscelata con altri composti. In forma liquida, è possibile nasconderla in vari prodotti, come bottiglie di liquore o vino. Le proprietà radiologiche della cocaina liquida sono diverse da quelle della polvere ingerita dai “corrieri ovulatori”: diventa più difficile da rilevare e quando la cocaina liquida raggiunge la sua destinazione finale, il composto può tornare al suo stato originale filtrandolo per recuperare circa il 90 per cento del prodotto. Tale operazione di costante attività di controllo economico-finanziario del territorio effettuato dalla Guardia di finanza, volta la contrasto di ogni forma di traffici illeciti, tra i quali rientra quello internazionale di droga, con una proiezione degli interventi operativi anche oltre il sedime aeroportuale, ha consentito di disarticolare un sodalizio di criminali organizzati per introdurre nel territorio dello Stato ingenti quantitativi di stupefacenti destinati ad assicurare l’approvvigionamento di droga ai pusher che poi, ricavandone almeno 7.000 dosi, l’avrebbero distribuita nelle piazze o nei boschi dello spaccio.

Pubblicato il 20 Giugno 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore