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Quelli che lasciano PiùEuropa per il terzo polo di Calenda e Renzi

Capofila sono stati la gallaratese Sonia Serati e Luca Perego, passati ad Azione. Ma ora il gruppo comprende cinque dirigenti che lasciano il partito di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova

Sonia Serati Gallarate

PiùEuropa perde pezzi. Con una pattuglia di fuoriusciti che si sono accostati al terzo polo di Calenda e Renzi e che ora polemizzano con il partito liberale e liberista guidato da Emma Bonino e Benedetto Della Vedova, accusato di aver tradito le sue radici per essersi alleato (a questo giro) con il Pd.

Sono cinque i dirigenti che hanno lasciato. Alcuni nomi erano noti, come la portavoce regionale Sonia Serati, consigliera comunale a Gallarate – con la lista Più Gallaratre – e ora candidata con Calenda-Renzi alle politiche. Insieme a lei lascia l’altro portavoce lombardo, Luca Perego, Giancarlo Ronga e Giulia Simi membri dell’assemblea nazionale, Lorenzo Ruffatti, responsabile estero.

Il gruppo di fuoriusciti «non ha condiviso la decisione di rompere la Federazione con Azione prediligendo l’accordo elettorale con il PD». I radicali nella loro storia hanno spesso oscillato, nella Seconda Repubblica, tra centrosinistra e centrodestra. Il punto è che ora esiste un’aggregazione di centro, che secondo i cinque era approdoto in qualche modo naturale: «Il lavoro svolto con la Federazione e i tanti soggetti liberali coinvolti, avrebbe dovuto essere il primo, importantissimo passo, verso la creazione di un partito o soggetto liberale, totalmente alternativo agli attuali schieramenti politici, la cui presenza sullo scenario politico italiano si rivela essere tanto essenziale quanto urgente».

«Noi non crediamo che l’accordo elettorale stipulato col Partito Democratico possa conciliarsi con la visione politica e l’approccio liberale che caratterizza Più Europa sin dalla sua nascita. È bene ricordare che se oggi abbiamo un Parlamento sfregiato e una legge elettorale inadeguata a garantire una rappresentanza democratica ai cittadini e alle minoranze è responsabilità anche del PD». Polemizzano con  Verdi e Sinistra Italiana, forze politiche che «promuovono un pensiero politico che è estremamente distante da tutto ciò per cui ci siamo impegnati fino ad oggi, dall’economia alla transizione ecologica».

«Sosterremo con convinzione la lista elettorale nata dall’accordo programmatico tra Azione e Italia Viva. Alcuni di noi hanno già dato la propria disponibilità ad impegnarsi per il successo di questo primo embrione di progetto liberaldemocratico. Due di noi, Luca Perego e Sonia Serati, oramai ex portavoce di Più Europa in Lombardia, hanno deciso di iscriversi ad Azione e accettato l’offerta di candidarsi all’interno di questa lista. Crediamo che questa rappresenti l’unica possibilità reale di offrire una casa ai liberali, impegnandoci fin d’ora a favorire la nascita e ad iscriverci a una Renew Italia», concludono i cinque. Che auspicano che« si creino le condizioni per la nascita di un soggetto liberale autonomo sia dalla destra sia dalla sinistra, che includa Azione, Italia Viva e altri soggetti di area liberale, un soggetto che si impegni a proseguire il lavoro svolto dal governo Draghi sia nel metodo sia nel merito».

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 31 Agosto 2022
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