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La Pro Patria stende il Mantova 3 a 0 ed è prima in classifica

La doppietta di Castelli e il rigore in pieno recupero di Piu regalano entusiasmo alla squadra di Busto Arsizio, prima in classifica a 7 punti con Novara e Pordenone

Pro Patria - Mantova 3 a 0

(Servizio fotografico di Roberta Corradin)

Una prova convincente, tre gol (doppietta di Castelli e rigore di Piu) e il secondo cleansheet stagionale regalano ai tigrotti di Busto Arsizio sette punti e il primo posto in classifica. È stata letteralmente una festa, in campo e sugli spalti, il primo turno infrasettimanale di oggi – martedì 13 settembre – tra Pro Patria e Mantova, gara valida per la terza giornata del nuovo campionato di Serie C.

Come da tradizione, ogni festa che si rispetti vede un padrone di casa e un ospite, che, per educazione, porta con sé un regalo, un piccolo pensiero da scartare. Non se l’è fatto ripetere “tre volte” la Pro Patria, che stasera davanti al suo pubblico ha brindato citando i Green Day “Un, dos, tres” grazie alle gentili concessioni (due rigori e un erroraccio in impostazione) dei virgiliani del Mantova, arrivati allo Speroni di Busto Arsizio affamati e alla ricerca di riscatto ma rispediti a casa a mani vuote, anzi, con qualche preoccupazione in più dati i zero punti conquistati in 180 minuti di gioco e l’etichetta da “fanalino di coda“.

FISCHIO DI INIZIO

Chiamati a bissare il successo di Salò, i bustocchi allenati da Jorge Vargas anche questa sera hanno dimostrato di essere una squadra solida in difesa e cinicamente spietata quando l’avversario espone esizialmente il fianco. Ad avvalorare la prova di forza dei biancoblu la scommessa, vinta, del Tractor cileno, del turn over: ben sette giocatori cambiati rispetto alla vittoria di sabato, due di questi all’esordio tra i professionisti: Piran e Perotti, anche se il campo di Serie C non è sembrato loro così pesante come realmente sarebbe.

Tra i tigrotti della Pro Patria esordio, stagionale, anche per il secondo portiere Mangano e il terzino adattato a centrale destro Vaghi, occasione subito sfruttata per registrare una partita a reti inviolate. In attesa di Chakir e con Parker ancora assente, in attacco ai nastri di partenza nell’ormai imprescindibile 352 inziale ci sono il “mago” Stanzani e Castelli, anche lui alla prima stagionale da titolare.

Sulla sponda bianco-bandata, oggi in versione “total black”, Corrent è invece costretto a rinunciare al suo “top player” Monachello e cambiare leggermente il modulo di partenza, dal 4213 a un più equilibrato 433, sebbene gli interpreti, fatta eccezione di Paudice come centravanti, sono praticamente gli stessi sopraffatti dal Novara nel weekend (a centrocampo Pierobon partirà titolare ma Procaccio entrerà al suo posto nella ripresa).

PRIMO TEMPO 

Durante la #direttavn dell’incontro (la trovate in fondo all’articolo, ndr.) al minuto 29 sintetizzavamo così il primo terzo di gara: “Buon ritmo gara questa sera, ma i portieri hanno ancora i guantoni immacolati”. In quel momento però la partita si accende e viene stravolta in poco più di 12o secondi, tra il 33′ e il 35′. Il giro di vite del match anche questa è nel nome di un Angelo, Ndrecka, folletto coi razzi ai piedi che conquista un rigore dopo l’ennesima galoppata sulla fascia sinistra e sorprendendo l’ex Juventus Gerbaudo. Dagli undici metri si presenta Davide “Dede” Castelli, chiamato in settimana da Vargas a prendersi la responsabilità di sopperire all’assenza di Parker. Da ottimo rompighiaccio, il numero 30, abituato a subentrare spesso a partita in corsa, non si fa scacchiare della pressione e con un tiro secco a mezza altezza supera l’estremo difensore mantovano Chiorra.

Per il Mantova, castigato alla prima occasione, la doccia freddissima fa andare in tilt i meccanismi difensivi, che sugli sviluppi dall’azione successiva sbaglia completamente la cosiddetta “impostazione dal basso”. Malinteso sull’asse centrale Chiorra (portiere), Iotti (difensore) e De Francesco (centrocampista), a Stanzani non resta che scartare il regalo, o, meglio, farlo scartare a Castelli: pallone intercettato, finta di tiro da prestigiatore e cioccolatino dolcissimo servito all’ex Villareal, che a tu per tu con Chiorra appoggia in rete la sua prima doppietta nel calcio professionistico, o profesionale, come dirà lui, alla spagnola, in sala stampa. Da puntero vero.

SECONDO TEMPO

Il copione della ripresa segue il più tradizionale degli schemi, il Mantova ha l’imperativo categorico di reagire e dare segnali di vita, la Pro Patria opta per la modalità risparmio energetico, dopo le risorse impiegate tra Salò e nella partita non ancora finita, ma già indirizzata. Corrent si gioca le migliori carte a disposizione a livello sia tecnico che fisico (Procaccio, Messori, Ejjaki, Yeboboah), contemporaneamente la Pro Patria accusa la stanchezza della seconda partita in quattro giorni, pagando dazio e perdendo inoltre metri sul campo nel gioco dei cambi. Piu dà il cambio a Stanzani, mentre Ferri entra per offrire quella garra (e gamba) che Castelli non può più garantire. Così, per la terza partita consecutiva Vargas stravolge così il suo 352, schierando questa volta quattro centrocampisti, a cui si aggiungeranno anche Bertoni e Brignoli, al posto di capitan Fietta e Piran.

La mossa, conservativa, non sembra un granché efficace in termini di prestazione, forse per il canovaccio della partita, forse perché pragmatica e poco spumeggiante.  Va sottolineato come comunque  il portiere Mangano si renderà protagonista esclusivamente a causa di un cartellino giallo rimediato per perdita di tempo, un “non proprio simpatico” marchio di fabbrica dei portieri della Pro Patria.

Nel finale la partita cala di intensità e precisione. Proprio quando tutti i giornali collegati dallo Speroni stavano per pubblicare la breaking news o per andare in stampa, il giovane Ferri ricorda alla tribuna stampa (e non solo) che le partite finisco al triplice fischio, e non per decisione di allenatori, giocatori o giornalisti. L’incursione del numero 25 porta al secondo rigore della serata, solare, tanto quanto uno non concesso sempre nella ripresa a Castelli, trattenuto per la maglia in area da Iotti. Con un tiro potente all’angolino basso, in pieno recupero Piu fa cifra tonda, si concede la prima gioia personale e fa partire il goliardico coro degli ultras “Salutate la capolista“.

Cenerentola del campionato? Troppo presto per cantare

Come tutti i tifosi biancoblu in cuor proprio sanno, difficilmente sarà possibile riproporre quel canto nei prossimi mesi in Via Ca’ Bianca. Sognar non costa nulla, ma i sogni non sono che desideri, di felicità. E l’Euganeo di Padova non pare proprio il terreno più fertile dove mettere in scena film Disney come Cenerentola, anche se questo non deve significare partire per una delle trasferte più difficili dell’anno già sconfitti. Perché, come ricorda ogni settimana Vargas, la Pro Patria deve ambire a fare punti ovunque.

Pro Patria – Mantova in diretta

LA CLASSIFICA ALLA TERZA GIORNATA: PRO PATRIA 7, Pordenone 7, Novara 7 – Sangiuliano City 6, FeralpiSalò 6, Padova 6, Pergolettese 6, Vicenza 6 – Arzignano 5 – Renate 4, Pro Vercelli 4, Juventus NG 4, Lecco 4 – Trento 3 – Virtus Verona 2, Trestina 2 – Piacenza 1, AlbinoLeffe 1, Pro Sesto 1, Mantova 0.

AURORA PRO PATRIA 1919 – MANTOVA 1911 3-0 (2-0)

Aurora Pro Patria (3-5-2): Mangano; Vaghi, Boffelli, Saporetti; Perotti (1′ st Vezzoni), Nicco, Fietta (18′ st Brignoli), Piran (28′ st Bertoni), Ndrecka; Stanzani (1′ st Piu), Castelli (18′ st Ferri).

A disposizione: Del Favero, Cassano, Sportelli, Citterio, Lombardoni, Caluschi.

Allenatore: Jorge Vargas

Mantova (4-3-3): Chiorra; Pinton, Ingegneri, Iotti, Silvestro; Gerbaudo (12′ st Messori), De Francesco (19′ st Ejjaki), Pierobon (19′ st Procaccio); Guccione, Paudice (30′ st Yeboboah), Mensah.

A disposizione: Malaguti, Tosi, Ceresoli, Matteucci, Cozzari, Fontana.

Allenatore: Nicola Corrent

Arbitro: Giorgio Di Cicco di Lanciano (Sbardella, Rizzello, Andeng Tona Mbei)

Marcatori: Castelli 35′ (r.), 37′ pt; Piu 46′ st (r.)

NOTE

Ammoniti: Ingegneri (M), Mangano (PP), Messori (M)

Angoli: 2-5

Recupero: 0 pt; 4′ st.

Spettatori: 649.Terreno in buone condizioni

Vargas esalta la sua Pro Patria: “I ragazzi sanno che qui non esiste una Squadra A, B o C”

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 13 Settembre 2022
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