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Con il regolamento di Polizia Urbana a Gallarate “Daspo urbani” e nuove regole

Aggiornato il regolamento del 2015, per rafforzare le misure di "espulsione" per chi adotta comportamenti scorreti. Tra le nuove norme anche le modalità di accesso a bici e cani nei parchi e gli orari per gli street artist

Generica 2020

Il Comune di Gallarate si attrezza per consentire i “Daspo urbani”, l’espulsione non solo dalla zona stazione (come consentito dalla norma nazionale oggi) ma anche da altre zone del centro città. 
È il centro dell’intervento di modifica del Regolamento di Polizia Urbana, risalente al 2015, aggiornato proprio per consentire di applicare nuovi strumenti per intervenire verso persone considerate “moleste”, perché segnalate per comportamenti fonte di degrado. Detta in sintesi: per poter allontanare chi continua con comportamenti sopra le righe o attività semi-illegali.

«Spesso ci sentiamo dire che bisogna adottare strumenti particolari per affrontare alcune situazioni, con questa modifica non ci sono più alibi» ha detto un po’ polemicamente  il sindaco Andrea Cassani. «Se dalla Questura non arriveranno i provvedimenti sperati non faremo sconti a nessuno».

Il nuovo articolo 30bis individua le zone sensibili all’interno delle quali si potranno contestare comportamenti scorretti con specifica sanzione (da 100 a 300 euro) ed eventualmente con il “Daspo”, l’allontanamento per via amministrativa mutuato – ormai diversione fa – dai provvedimenti contro i tifosi violenti.

Le modifiche introdotte «consentiranno emissione di ordini di allontanamento per 48 ore» ha spiegato l’assessore alla sicurezza Francesca Caruso. «E in caso di recidiva i trasgressori potranno essere destinatari di Divieto di accesso ad aree urbane per un massimo di 10 mesi». Tra i comportamenti che fanno scattare le sanzioni ci sono atti osceni, stato di ubriachezza molesta, commercio senza autorizzazione, la funzione di parcheggiatore abusivo.

Consentirà di sanzionare comportamenti attualmente solo con sanzioni pecuniarie, come «atti di pulizia personale» (viene alla mente, vent’anni fa o giù di lì, un punk protagonista di abluzioni mattutine nella fontana della piazza), chi vuole “soddisfare le naturali occorrenze fuori dai luoghi deputati” (vale a dire: bisogni corporali in luogo non deputato), ma anche chi si sdraierà sulle panchine.

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L’assessore Caruso con il comandante Aurelio Giannini, che ha seguito le modifiche al regolamento, passate anche da apposite commissioni consiliari prima del voto

Le altre modifiche: cani e nbici nei parchi, regole per artisti di strada e altro

Insieme a questa consistente modifica, vengono introdotte poi altre modifiche minori, per venire incontro ad esigenze emerse negli anni o al mutare dei comportamenti. Così ad esempio viene concesso l’accesso ai parchi e alle aree verdi di bici e monopattini condotti a mano (incredibilmente prima vietati) ma ad esempio anche l’accesso agli animali, consentito previo impiego di museruola e guinzaglio. E ancora nelle modifiche al Regolamento del 2015 si prevede una rimodulazione orario pulizia delle vetrine su strada, ma vengono anche definiti i limiti  orari per gli artisti di strada (10-12 e 17-19).

Le posizioni in consiglio comunale

Anche dalle opposizioni è arrivato un via libera al nuovo regolamento, tanto che alla fine il voto è stato quasi unanime. Seppur con qualche sottolineatura: « Da un lato sembra un provvedimento troppo coercitivo e limitante, ma ci rendiamo conto che come cittadini c’è necessità di contenere comportamenti fonte di degrado ma anche di possibile pericolo» ha esordito Sonia Serati, della lista liberal PiùGallarate, che ha poi chiesto anche un intervento sul fronte educativo, almeno per i più giovani.
Tema ripreso anche da Giovanni Pignataro (Pd): «Vediamo tantissimi ragazzi che sono in giro e non sanno dove andare, che possono finire in realtà di degrado o addirittura antisociali. L’amministrazione deve farsi carico di questo, deve prevenire: va ripristinata una educativa di strada per giovani. Ci sono stati incontri [dopo la celebre maxirissa di Largo Camussi], bene, ma non si può pensare solo all’intervento della Polizia Locale: serve un intervento pubblico e un’alleanza anche con la scuola e le altre agenzie educative».

Sottolineatura condivisa anche da Michele Aspesi (lista Cassani). Mentre Marco Colombo, per Fratelli d’Italia, ha ribadito che il nuovo regolamento «non significa essere più vessatori, ma avere più strumenti a disposizione».

Accenno critico invece da Massimo Gnocchi, della civica Obiettivo Comune Gallarate, unico astenuto: «Credo che alla fine il regolamento serva a far sapere che a Gallarate non si scherza. E va bene. Però abbiamo anche problemi su altri fronti» ha punzecchiato Gnocchi. Esempio: «Ad agosto abbiamo avuto una gioeubia fuori stagione in pieno centro storico (l’incendio doloso del gazebo di un locale) e ancora non si riesce ad identificare l’autore».
Più nello specifico Gnocchi ha raccomandato comunque attenzione alla divulgazione del nuovo strumento: «Bisognerà dare molta pubblicità a questo regolamento, perché le persone lo sappiano». E che le nuove norme – Daspo a parte – non rimangano lettera morta.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 18 Ottobre 2022
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